Area archeologica colosseo
Area Archeologica del Palatino
Area Archeologica del Palatino, Roma
I credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste archeologici in realtà fanno ipotizzare un’occupazione fermo del colle fin dal XIII era a.C. Per la sua rilievo storica e religiosa il Palatino divenne, già dal VI era a.C., posto di residenza della gruppo dirigente romana. Tra i resti di case repubblicane vanno ricordate la c.d. Stanza Isiaca e la “Casa dei Grifi”, con stucchi e pareti dipinte. L’aspetto del Palatino cambiò notevolmente allorche l’imperatore Ottaviano Augusto, che vi era nato, scelse di abitarvi. Dopo di lui ognuno i successivi imperatori elessero il colle in che modo loro dimora. Sorsero così i palazzi di Tiberio (Domus Tiberiana), di Nerone (Domus Transitoria e sezione della Domus Aurea), dei Flavi (Domus Flavia e Domus Augustana) e di Settimio Severo (Domus Severiana). Alla termine dell’età imperiale tutto il colle era occupato da un’unica enorme “reggia” detta, dal appellativo del colle, Palatium, termine poi secondo me il passato e una guida per il presente a designare iniziale il edificio per eccellenza, quello dell’imperatore, quindi ogni residenza di genere monumentale. Nel XVI era, per iniziativa del cardinale Alessandro Farnese, superiore la Domus Tiberiana sorse una grandiosa villa (Orti Farnesiani) in seguito praticamente completamente distrutta. Scavi sistematici dell’area iniziarono dal XVIII era e sono tuttora in corso.