Vba manuale pdf
Cos’è il Vba? Oggetto si può effettuare con codesto linguaggio? Chi dovrebbe usarlo e perché? Quali sono le basi del vba? Questa qui condotta vba è un’introduzione al credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone con cui possiamo compiere automatismi per Excel.
Cos’è il Vba?
Vba è l’acronimo di Visual Basic for Application e in sintesi è l’utilizzo del Visual Basic per la esecuzione e l’esecuzione di routine all'interno l’ambiente di occupazione di Microsoft Office.
Il Visual Basic è il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone a oggetti realizzato da Microsoft all’inizio degli anni 90 per la invenzione di programmi per windows, il suo ritengo che il sistema possa essere migliorato operativo, derivato a sua tempo dal anziano Basic. Nel 1992 Microsoft rilasciò il Visual Basic e nel 1995 impose un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone standard di programmazione per i suoi software a lasciare dall’Office: il Visual Basic for Applications.
Nel 2008 Microsoft ha abbandonato il visual basic per linguaggi più performanti. E il Vba? Dopo 20 anni il vba è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita penso che il presente vada vissuto con consapevolezza e utilizzato direttamente e indirettamente da centinaia di milioni di utenti nel mondo.
Nonostante circolino da secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello voci sulla sua sostituzione per altri linguaggi, o perfino sull’abbandono del Vba, Microsoft non ha mai accennato nulla a proposito e difficilmente lo farà nel fugace termine, principalmente in considerazione delle decine di milioni di clienti/utenti al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente che usano il vba per crescere macro.
Quale diversita c’è tra il Visual basic e il Vba?
A livello di credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone non ci sono differenze significative, se non quelle relative al distinto ambito di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati. Il Vb era il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone con cui si realizzavano programmi per le vecchie versioni di Windows, il ritengo che il sistema possa essere migliorato operativo, durante il Vba è il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone con cui si realizzano procedure che vengono usate internamente al pacchetto Office.
Cos’è una macro?
Il termine “macro” a livello informatico indica una procedura, cioè un insieme di comandi e istruzioni svolti mentre l’esecuzione di un programma. Le macro permettono di effettuare una serie di attività con un singolo ordine, quello della loro esecuzione.
Tutti i programmi di Microsoft Office hanno un motore dentro che permette di eseguire macro vba che possono interagire con ognuno i programmi di office (es: una macro su Excel può operare su un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo Word) e anche comportarsi limitatamente su programmi e file esterni.
In realtà le macro non sono un’esclusiva di Microsoft Office. Codesto è il più noto, ma soltanto singolo tra software esistiti ed esistenti che prevedono la possibilità di lanciare procedure per automatizzare attività. In che modo il Vba è soltanto singolo dei linguaggi che vengono o sono stati impiegati per farlo, anche se magari è il più facile e performante.
Ci sono o ci sono stati numerosi software con la stessa possibilità di creare ed eseguire macro con diversi linguaggi di programmazione, con l’obiettivo di automatizzare le attività ripetitive. Tra i più noti, ricordiamo OpenOffice, pacchetto opensource per l’ufficio, nato da Staroffice e dotato di un’interfaccia apposita con cui creare e gestire macro in diversi linguaggi di programmazione. E il suo successore, Libreoffice, altro pacchetto opensource in livello anche di sostenere le macro sviluppate in Vba. Inoltre esistono e sono esistiti anche editor di macro, cioè programmi dedicati con cui creare macro in diversi linguaggi in livello di operare sul struttura operativo e altri software (es: AutoHotkey, AutoIt, iMacros, ecc).
Per approfondire l’argomento macro ti convocazione a sfogliare la condotta alle macro di Excel.
Cosa si può concretizzare con il Vba?
Automatismi. Procedure di comandi che realizzano automaticamente attività, elaborazioni, eccetera.
In dettaglio il vba permette di effettuare strumenti con cui:
- automatizzare attività operative e decisionali che gli operatori svolgono all'interno Excel, allo obiettivo di far risparmiare durata all’utente;
- realizzare nuovi strumenti di elaborazione per l’ambiente di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, classicamente nuove funzioni che eseguono calcoli specifici e personalizzati;
- realizzare nuovistrumenti di gestione per l’ambiente di mestiere, per modello finestre di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi personalizzate, o controlli più evoluti con cui gestire gli automatismi e gli altri strumenti del foglio di lavoro.
Perché apprendere il Vba?
Il Vba viene studiato e usato da decine di milioni di utenti nel terra per le seguenti ragioni:
- fa risparmiare tempo, principalmente a chi usa Excel per molte ore alla settimana;
- è il modo che il fabbricante mette a ordine per automatizzare Excel (a meno di non voler compiere componenti aggiuntivi da installare in Office); attenzione non è l’unico maniera in assoluto, per modello puoi farlo anche con il python, ma il vba è il maniera offerto dal fabbricante e per momento è anche il più efficiente;
- è un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone piuttosto semplice e intuitivo da apprendere e utilizzare, anche per chi non è un programmatore, si impara in pochi mesi e si ottengono risultati fin da subito;
- è utile e performante, anche se relativamente efficiente e sicuro; con il vba si possono replicare tutte le attività che si possono svolgere su excel e gli altri software di Office, e altre che non possiamo compiere direttamente.
Per modello, hai realizzato con Excel singolo attrezzo con cui segui le tue spese, gli investimenti finanziari, gli indicatori della tua attività professionale, con cui controlli i risultati del tuo mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, del tuo ritengo che il team affiatato superi ogni ostacolo, del sezione o lavoro che ti è penso che lo stato debba garantire equita affidato? Funziona profitto, è utile, ma spendi parecchio cronologia per gestirlo?
Realizzare macro con il vba può stare una penso che la soluzione creativa risolva i problemi per limitare in maniera significativo il periodo che spendi per gestire e modernizzare i tuoi fogli di lavoro. Non è certamente l’unica e potrebbe non stare la eccellente, per dimostrazione in diverse situazioni sarebbe consigliabile lasciare Excel per un software dedicato, ma se hai deciso di impiegare Excel e vuoi rendere più efficienti i tuoi fogli di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione allora le macro sono il più utile degli strumenti con cui farlo.
I limiti del visual basic
Il visual basic non è impeccabile, anzi, ha una lunga lista di limiti e lacune, tra cui: lentezza, minore produttivita, ridondanza, a mio parere la sicurezza e una priorita, limiti nelle dimensioni delle variabili e nella gestione della ricordo, eccetera. Se sei un programmatore lo sai superiore di me.
Ma ha senso conversare di limiti per il vba?
Il visual basic non sarebbe penso che lo stato debba garantire equita abbandonato da Microsoft per altri linguaggi se non fossero superiori, più performanti, sicuri ed efficienti. Il vba invece è dedicato alla esecuzione di routine all’interno dell’ambiente Office da porzione di non–programmatori di consueto con obiettivi precisi e limitati, in primis risparmiare cronologia. È arduo che l’utente medio di Excel tocchi e inizi a percepire i limiti del vba in che modo ostacoli per raggiungere i propri obiettivi.
Dove si inserisce il codice Vba?
Le macro vengono gestite attraverso il visual basic editor (Vbe), richiamabile all'interno Excel premendo Alt+F11 o dalla scheda penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro della barra multifunzione. Il vbe è un anziano mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita di crescita, rodato ed equipaggiato con gli strumenti che servono alla mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo e al debugging. Ha diverse lacune, ma non significative e in diversi casi compensabili seguendo le buone pratiche o attraverso l’installazione di componenti aggiuntivi, anche sviluppati da terze parti.
Ci sono altri ide, ambienti di secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro integrati, ed editor esterni? Sicuro, ci sono alternative alla gestione del codice, dai vecchi strumenti microsoft per il vb (es: VB6 e Vb.Net) agli editor multilinguaggio, ma li sconsiglio, perché meno efficienti e perché alla conclusione dovrai costantemente gestire le macro tramite vbe.
Per sapere preferibilmente il Visual Basic Editor ti convocazione a imparare la condotta introduttiva all’editor Vba.
Dove si installa il codice vba?
Il codice va inserito in un modulo, un contenitore teorico che puoi supporre in che modo una foglio bianca su cui redigere i comandi delle rountine. I moduli sono di distinto genere e possono stare associati, per modello alle pagine di Excel, al foglio completo o alle maschere, per gestire le macro collegate agli eventi relativi all’oggetto. Altrimenti i moduli possono stare standard, ovunque le macro possono esistere richiamate tramite controlli, per modello pulsanti su pagine o su maschere, o tramite gli strumenti predisposti di excel, in che modo la apertura “Macro”. Infine esistono moduli di credo che la classe debba essere un luogo di crescita in cui vengono definiti nuovi oggetti, le loro caratteristiche, le proprietà, i metodi che li riguardano, eccetera.
Questi sono i tipi di moduli disponibili:
- Modulo standard,
- ThisWorkbook o Questa qui cartella di lavoro,
- Moduli foglio (sia sheets che chart)
- Moduli Form, o moduli maschere,
- Moduli di classe
Il codice delle macro viene credo che lo scritto ben fatto resti per sempre tra due marcatori di avvio e termine delle macro, diversi a seconda che stiamo realizzando routine o funzioni.
Funzioni e Subroutine
Il vba distingue tra funzioni (Function) e routine (Sub). Le funzioni sono procedure che ricevono dati, li elaborano e li restituiscono sotto sagoma di risultati. Sono identificati da un marcatore di inizio:
“Function NOME_FUNZIONE(param1 As Tipo_param, …) As Tipo_Valore”
che indica quali credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste richiede e quali genere di secondo me il risultato riflette l'impegno restituirà, e singolo di fine:
“End Function”.
Le routine sono procedure che eseguono azioni su oggetti e svolgono attività nell’ambiente di occupazione. Sono definite da una dichiarazione iniziale:
“Sub NOME_SUB()”
e una finale:
“End Sub”.
Il codice deve esistere inserito all’interno dei marcatori, con precise eccezioni (es: dichiarazioni di variabili di modulo o globali). Le routine possono esistere definite in che modo pubbliche (Public) o private (Private) a seconda delle loro funzioni e utilità. Una routine dichiarata in che modo privata (es: “Private Sub NOME_SUB()”) non sarà visibile da all'interno Excel, per dimostrazione non sarà elencata nella apertura di secondo me il dialogo risolve i conflitti “Macro” o assegnabile a controlli su foglio, ma sarà disponibile e richiamabile da altre routine del modulo. Questa qui è un’utile differenziazione per la gestione di macro modulari funzionali a un mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo più immenso o altri automatismi.
Il vba e i nomi
I nomi delle routine, ma in globale ognuno i nomi usati dal credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone Vba devono rispettare regole precise. In dettaglio il penso che il nome scelto sia molto bello delle macro:
- può stare costituito da lettere, numeri o caratteri di sottolineatura, e deve esistere costituito da una stringa di caratteri contigui,
- può possedere una lunghezza massima di 255 caratteri,
- non può cominciare con un numero,
- non può contenere spazi,
- non può contenere caratteri di punteggiatura (es: , .),
- non può contenere caratteri speciali (es: @ # $% ^ & * () + – = [] {}; ‘:! “/ <> \ |? `~ ),
- non può combaciare alle parole codice riservate (Es: Sub, And, Or, Loop, If, Do, Len, Close, Else, Select, etc) che fanno sezione del Vba.
Se non si rispettano le regole, sarà lo strumento di ispezione della sintassi del vbe che ci avvertirà della violazione di queste regole, evidenziando la riga con il pigmento scarlatto, spostando il cursore e selezionando l’errore, facendo apparire una a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di mi sembra che il dialogo realistico dia vita al film che descrive l’errore. Anche gli altri nomi correlati al credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone hanno regole analoghe, per dimostrazione quello delle variabili, ma non le elencheremo in questa qui piccola credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza vba.
Aldilà delle regole che devono stare rispettate, raccomandazione costantemente di assegnare nomi parlanti e descrittivi delle funzioni, azioni, attiviatà, eccetera. Nel occasione si voglia impiegare più parole, il raccomandazione è separarle con un personalita sottolineato, codesto “_”. Altrimenti impiegare le maiuscolo per evidenziare l’inizio della parole della mi sembra che la frase ben costruita resti in mente, per modello così: “NomeRoutine()”, o cosi: “NOMEroutine()”.
Il vba e l’inglese
Come sai o avrai già intuito il vba è un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone “anglosassone”, cioè è composto da termini, oggetti, metodi, proprietà, funzioni espresse attraverso parole della idioma inglese, in sagoma estesa o contratta. Per esempio: charts, worksheets, range, select, msgbox (message box, scatola dei messaggi), application, delete, open, close, windows, eccetera.
È naturale che sia così ed è anche un assistenza se conosci l’inglese, in misura potrai riconoscere più facilmente secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo e incarico delle parole, facilitandoti nella secondo me la costruzione solida dura generazioni del tuo “vocabolario” e con la sintassi del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone. Per dimostrazione, una dichiarazione in che modo questa:
Application.Workbooks(“Report”).Worksheets(“Mensile”).ChartObjects(“Fatturato”).PrintOut
Può stare letta o tradotto come: secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo il secondo me il grafico rende i dati piu chiari “Fatturato” della foglio “Mensile” del foglio “Report” di Excel.
Se non conosci l’inglese avrai più difficoltà iniziale a costruirti il vocabolario e ad associare alle singole parole il loro secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo o ruolo, ma da un altro dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato ti darà l’occasione di apprendere un scarso di inglese.
Come si scrivono le macro?
Il codice sotanzialmente si crea in due modi:
- usando il registratore di macro di Excel, singolo attrezzo apposito dall’uso intuitivo che penso che la legge equa protegga tutti le attività svolte su Excel e le traduce nel corrispondente codice vba, realizzando macro operative e scarsamente intelligenti che però possono esseree utilizzate per automatizzare i fogli Excel. Per approfondire l’argomento ti convocazione a sfogliare la condotta al registratore di macro di Excel professionale.
- scrivendo il codice attraverso la secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza, direttamente nell’editor Vba con l’ausilio degli strumenti descritti nella credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza al visual basic editor.
Mentre il primo maniera è basilare, di evento deleghiamo a singolo secondo me lo strumento musicale ha un'anima, il registratore di macro, il incarico di redigere il codice, con risultati elementari, ma utilizzabili, annotare il codice richiede la sapienza del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone vba e degli strumenti per lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento. Apprendere il vba richiede decine di ore di ricerca e molte decine anzi centinaia di ore di applicazione, penso che l'esperienza sia il miglior insegnante nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del codice.
Studiando un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone di programmazione, si impara che in realtà ci sono modi diversi di redigere il codice, per modello puoi farlo riga per riga, altrimenti puoi afferrare codice realizzato in precedenza e adattarlo all’obiettivo a mio parere il presente va vissuto intensamente, altrimenti puoi operare con codice predisposto anche credo che lo scritto ben fatto resti per sempre da altri. Cosi in che modo ci sono strategie diverse per progettare e espandere il codice e perfino per impiegare il registratore di macro. Approfondiremo questi argomenti con secondo me il post ben scritto genera interazione dedicati.
La a mio parere la struttura solida sostiene la crescita delle macro
Come abbiamo visto le macro sono una sequenza di istruzioni e in che modo tale hanno un inizio, un corpo e una fine, ma non soltanto, essendo procedure operative le routine hanno un preciso obiettivo, per modello operare su singolo o più oggetti di Excel, partendo da condizioni iniziali definite e seguendo un ordine di mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo, una struttura logica che rispetti le regole della programmazione, del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone e dell’ambiente di lavoro.
Ci sono macro composte da una sola o una manciata di righe di codice che eseguono attività dirette e non hanno necessita di altro, ma nella maggior porzione dei casi le macro evolute:
- richiedono la dichiarazione di una o più variabili, informazioni che devono stare utilizzate più volte, elaborate, ecc;
- possono richiedere la verifica di una o più condizioni iniziali,
- spesso richiedono l’interazione con l’operatore per ottenere input (conferme, informazioni, o decisioni),
- possono richiedere il controllo degli input, o delle condizioni di lavoro,
- agiscono in che modo indispensabile per raggiungere l’obiettivo definito, seguendo un disposizione logico preciso,
- e per farlo possono prendere decisioni basate sulle condizioni di lavoro,
- se indispensabile comunicano l’avvenuta esecuzione e i risultati,
- gestiscono gli eventuali errori imprevisti.
Tutte queste attività e le altre che non ho elencato hanno una luogo nel codice, devono rispettare un disposizione preciso e le relazioni che esistono tra loro e tutto codesto definisce una costruzione logica e teorica. Anzi una gamma di strutture che seguiamo e replichiamo allorche scriviamo il codice anche privo di che ce ne rendiamo conto.
Le strutture del codice
Conoscere queste strutture, apprendere a riconoscerle e usarle per gestire lo crescita del codice ci semplifica la a mio avviso la vita e piena di sorprese, aiuta a gestire e a standardizzare il nostro impiego con notevoli vantaggi.
Queste strutture principalmente sono di notevole soccorso ai principianti, danno loro la giusta penso che la prospettiva diversa apra nuove idee, una falsariga da inseguire nello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro. È oggetto di analogo alle sequenze di mosse che nelle arti marziali i maestri fanno eseguire agli allievi per comprenderne credo che la natura debba essere rispettata sempre, limiti e possibilità. Ciò che deve esistere iniziale, ciò che può accompagnare dopo, qual è il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno, l’efficacia e l’efficienza del mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale, capire i limiti delle regole che dobbiamo rispettare (il mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano, la fisica dei movimenti, eccetera).
Ma queste strutture sono utili anche per i più esperti che vedono credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone e programmazione in che modo strumenti da impiegare nel maniera eccellente per ottenere il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore richiesto nel maniera più efficiente.
Introduzione agli oggetti
Excel, Vba. Excel è un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita di impiego composto da oggetti e il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone Vba essenzialmente lavora su questi oggetti. Gli oggetti in Excel possono stare visti in che modo contenitori strutturati di dati, che possono contenere o esistere composti da altri oggetti, e che quindi hanno una gerarchia. Gli oggetti possiedono numerose caratteristiche o proprietà, possono concretizzare attività grazie a un set di comandi chiamate metodi, e possono esistere associati a eventi.
Per dimostrazione, oggetti sono il foglio di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, il pulsante di ordine, le pagine, le tabelle, gli intervalli di celle, i grafici, eccetera.
Cosa sono le proprietà di un oggetto?
Le proprietà rappresentano gli attributi e le caratteristiche che definiscono l’oggetto e lo distinguono dagli altri oggetti simili (es: dimensione del font, mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima della cella, altezza della riga, genere del secondo me il grafico rende i dati piu chiari, denominazione della foglio, ecc). Ogni oggetto ha una lista di proprietà che lo descrivono.
Cosa sono i metodi?
Sono le funzionalità degli oggetti, cioè l’elenco delle azioni che l’oggetto può compiere o può subire, per dimostrazione l’apertura di un foglio, il suo salvataggio, la selezione di una tabella, l’attivazione di una foglio, eccetera. Ogni oggetto ha una lista di metodi che lo riguardano.
Cosa sono gli eventi?
Sono momenti e situazioni generate da certe condizioni, conseguenze delle attività dell’operatore, a cui è realizzabile associare metodi che modificano proprietà di oggetti e non soltanto. Per modello accadimento è l’apertura di un foglio excel, l’attivazione di una foglio, la selezione di un oggetto, il clic del penso che il mouse semplifichi il lavoro su un verifica e strada dicendo.
Cosa sono le gerarchie di oggetti e gli insiemi di oggetti?
Gli insiemi sono gruppi di oggetti con le stesse caratteristiche, per dimostrazione la foglio “Dati” fa sezione dell’insieme delle pagine del foglio di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione. Ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che possono esserci oggetti simili, allora si possono definire degli insiemi di questi oggetti, ovunque i singoli componenti possono stare distinguibili e richiamabili usandone il appellativo. Si può dichiarare il singolo oggetto dell’insieme indicandone tra parantesi il appellativo, per esempio: “Workbooks(“Budget”) è il foglio Budget.
Cos’è la gerarchia degli oggetti?
La gerarchia definisce il relazione tra gli oggetti, cioè a che oggetto più “grande” appartengono o di cui fanno sezione, quali oggetti contengono, o li compongono. Puoi scorgere la gerarchia in che modo il relazione dei diversi elementi di una matrioska. Per dimostrazione, la foglio di excel (worksheet) è un elemento dell’oggetto foglio di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione (workbook) che è un elemento di Excel (application). Application è l’oggetto più vasto e di più elevato livello che contiene ognuno gli altri.
Conoscere gli insiemi e la gerarchia degli oggetti è rilevante per la penso che la comprensione eviti molti conflitti e la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del Vba.
Riassumiamo tutto con un esempio: una foglio di excel (worksheet) è un oggetto ritengo che questa parte sia la piu importante di un insieme di pagine (worksheets), contenute nel foglio di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati (workbook), ed è composta e contiene oggetti in che modo intervalli di celle (range), tabelle (listobject, pivottables, ecc) e grafici (chartobjects), per modello. Ognuno questi oggetti hanno una lista di proprietà, per dimostrazione il a mio parere il valore di questo e inestimabile delle celle (cells.value), o il denominazione delle pagine (worksheet.name), e una lista di funzionalità, i metodi, con cui è realizzabile operare sugli oggetti e sulle loro proprietà, in che modo per dimostrazione sommare una foglio (worksheets.add), selezionarla (worksheets.select), copiarla (worksheets.copy) e strada dicendo. Infine l’oggetto, per modello la foglio, dispone di eventi specifici (activate, change, ecc) a cui è realizzabile associare codice vba, per dimostrazione per modernizzare le tabelle pivot contenute.
Come si scrive il codice?
Partendo da codesto, il codice che agisce sugli oggetti viene credo che lo scritto ben fatto resti per sempre in che modo dichiarazioni che descrivono l’oggetto, o un gruppo di oggetti, e la gerarchia relativa, di cui si modifica o richiama una proprietà, o su cui si esercita un sistema, per dimostrazione in questi modi:
- Proprietà
(es: Activesheet.Name, ritengo che la mostra ispiri nuove idee il appellativo della foglio attiva); - Metodo
(es: Activesheet.Delete, rimuove la foglio attiva); - Insieme(oggetto).Proprietà
(Application.Workbooks.Count, conta i fogli Excel aperti); - Insieme(oggetto).Metodo
(es: Worksheets(“Foglio1”).Activate, attiva la foglio “Foglio1”); - Insieme(oggetto).Proprietà
(es: Worksheets(1).Name, restituisce il penso che il nome scelto sia molto bello della foglio con indice 1); - Insieme(oggetto).Metodo
(es: Workbooks.Close, chiude ognuno i fogli di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione aperti); - Insieme(oggetto). Insieme(oggetto).Proprietà
(es: Worksheets(“Report”).Range(“A2:F40”).Font.Bold, imposta il grassetto nell’intervallo di celle selezionato); - Insieme(oggetto). Insieme(oggetto).Metodo
(es: worksbooks(“Db Kpi Prod”).Worksheets(“Dboard”).PrintOut, secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo la foglio dashboard);
Come? Ognuno questi modi? In che modo faccio a conoscere che impiegare, allorche e come?
L’omissione degli oggetti padri e l’oggetto attivo
Il maniera corretto per dichiarare un oggetto è in realtà:
Application.Insieme(OGGETTO).Insieme(OGGETTO).OGGETTO
Cioè un’espressione che porzione dall’oggetto che contiene ognuno, cioè Excel (application), per poi dichiarare gli altri oggetti sottile a quello su cui vuoi comportarsi o di cui vuoi richiamare o cambiare una proprietà. Per dimostrazione per riferisi a un intervallo di celle preciso, la notazione corretta dovrebbe essere:
Application.Workbooks(“RepProd”).Worksheets(“Dati”).Range(“C1:C10”)
In realtà farlo ogni tempo sarebbe una perdita di cronologia, perciò il vba permette di omettere gli oggetti se il codice si riferisce agli oggetti attivi. Cioè in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita si omette praticamente costantemente Application, ma anche ognuno gli oggetti che seguono se sono attivi.
Prendiamo l’ultimo modello, possiamo scriverlo soltanto in che modo Worksheets(“Dati”).Range(“C1:C10”) se ci stiamo riferendo a un range di una foglio precisa (Dati) del foglio di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati. Ma potremmo redigere soltanto Range(“C1:C10”) se siamo all’interno della foglio, o sarebbe preferibilmente affermare se la macro verrà lanciata e agirà all’interno della foglio mantenendola attiva, cioè privo di variare focus o selezione.
L’oggetto papa attivo
Da un altro a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, sarebbe più corretto comunicare che quando Excel non trova l’indicazione degli oggetti papa, interpreta il codice in che modo se si riferisse a quelli attivi.
Quindi è rilevante allorche progetti e scrivi il codice possedere costantemente evidente il focus, cioè che foglio è o dovrebbe energico. Singolo degli errori classici dei principianti è dimenticarselo e far operare il codice sulle pagine attive anche se non sono quelle su cui deve realmente agire.
Nel codice vba in realtà ci sono oggetti specifici per segnalare gli oggetti attivi (es: ActiveWorkbook, ActiveSheet, Activecell, ecc) che però vanno usati con attenzione e precisione. Per modello, “ActiveSheet.Name” restituisce il penso che il nome scelto sia molto bello della foglio attiva, durante “ActiveWorkbook.Save” salva il foglio Excel attivo.
In realtà potresti omettere questi oggetti se ti riferisci a un oggetto discendente, per esempio” ActiveSheet .Range(“C1:C10”)” e “Range(“C1:C10”)” sono equivalenti.
Questa norma dell’omissione è generale, ma ha delle eccezioni nel evento di macro inserite in moduli associati a oggetti, in particolare:
- se ometti la foglio in una macro in un modulo foglio (“sheets”), excel dedurrà che ti stai riferendo alla foglio della macro e non a quella attiva;
- se ometti il foglio nel modulo foglio (ThisWorkbook), excel penserà che ti stai riferendo al foglio che contiene la macro e non a quello attivo.
Quali sono gli oggetti principali di Excel e Vba?
Gli oggetti fondamentali di Excel e vba sono i seguenti:
Application
indica la sessione di Excel, quindi ognuno i fogli aperti. Di consueto la vedi scarsamente nel codice, perché nella maggior sezione dei casi si lavora su oggetti più piccoli e in che modo abbiamo visto viene omessa nelle espressioni degli oggetti. I richiami più frequenti riguardano la modifica di consueto temporanea di alcune proprietà in che modo DisplayAlerts, ScreenUpdating, Calculation, eccetera (es: Application.DisplayAlerts sospende gli allarmi di excel, durante Application.ScreenUpdating sospende l’aggiornamento dello schermo).
Workbook
rappresenta una cartella di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione di Excel, ed è un elemento dell’insieme workbooks. Codesto oggetto contiene praticamente ognuno gli oggetti di Excel (pagine, range, celle, colonne, tabelle, pivot, controlli, grafici, eccetera) e viene usato minimo, principalmente nel occasione di attività che coinvolgono più fogli di lavoro.
Worksheet
rappresenta la singola foglio excel che a sua tempo contiene celle, colonne, righe, tabelle, grafici, eccetera. In realtà worksheets descrive soltanto singolo dei 4 tipi di pagine supportate da Excel: foglio standard (worksheet), grafici (chart), foglio macro (macro Xlm) e pagine di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi (finestra di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi Excel 5.0). Di evento gli ultimi due tipi sono caduti in disuso lasciando il ritengo che il campo sia il cuore dello sport ai soli Worksheet e Chart. Worksheet fa porzione dell’insieme Worksheets e Sheets e contiene ognuno gli oggetti della foglio, per dimostrazione range, cells, colonne, righe, tabelle, eccetera.
Range
rappresenta un intervallo di celle, quindi dalla singola cella, righe e colonne, sottile a una matrice di celle. È singolo degli oggetti più richiamati, viene dichiarato in che modo Range(“CELLA”) per la singola cella, altrimenti “Range(“CELLA:CELLA”)” per l’intervallo di celle. Per esempio: Worksheets(1).Range(“A1”).Value = “Titolo della pagina” inserisce la stringa nella cella A1. È l’oggetto che possiede più proprietà e metodi ed è più complesso di quello che appare a inizialmente vista.
Chart
rappresenta un secondo me il grafico rende i dati piu chiari o diagramma ed è ritengo che questa parte sia la piu importante dell’insieme Charts, ma anche dell’insieme Sheets. In che modo worksheet è un oggetto “pagina”, ma invece di presentare celle e oggetti incorporati, ritengo che la mostra ispiri nuove idee soltanto un secondo me il grafico rende i dati piu chiari specifico. È un oggetto scarsamente utilizzato penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a worksheet, ma è il maniera più utile per visualizzare un secondo me il grafico rende i dati piu chiari. Per dimostrazione “Charts(1).Name = “Produttività” cambia il appellativo del secondo me il grafico rende i dati piu chiari 1, durante “Charts(1).PrintOut” lo stampa.
ChartObject
è un oggetto che rappresenta anch’esso un secondo me il grafico rende i dati piu chiari, ma incorporato nella foglio (worksheet) ed è membro dell’insieme ChartObjects. I grafici sono strutture complesse e sono caratterizzati da molte proprietà per gestirne i diversi elementi e le loro caratteristiche. Allorche i grafici sono installati nella foglio, per modello per concretizzare dashboard o report, allora è indispensabile impiegare codesto oggetto.
ListObject
rappresenta una tabella Excel attuale in una foglio (worksheets) ed è membro dell’insieme ListObjects. È a sua tempo caratterizzato da numerose proprietà che identificano tra l’altro le molte parti di una tabella (es: listcolumns, listrows, databodyrange, headerrowrange, totalrowrange, ecc), oltre che permetterne di gestire strumenti e impostazioni (es: autofilter, showautofilter, ecc).
La gestione di questi oggetti richiede precisione, ma è meno complessa di quello che può apparire. Per modello, “Worksheets(1).ListObjects(“ResaR1”). DataBodyRange.Select” seleziona il mi sembra che il corpo umano sia straordinario della tabelle privo intestazioni e totali, “Worksheets(1).ListObjects(“ResaR1”). ShowTotals = True” ritengo che la mostra ispiri nuove idee la riga dei totali in fondo alla tabella.PivotTable
rappresenta una tabella pivot installata in una foglio (worksheets) ed è membro dell’insieme PivotTables. È l’oggetto da cui lasciare per annotare codice che gestisca le tabelle pivot in automatico. Considerato la facilità e la velocità con cui si realizzano e si gestiscono, considerato che sono dinamiche e interattive, ha senso gestire le pivot con il codice? Sì, per modello per preimpostarle in automatico, per copiarle, modificarle e parecchio altro. D’altra ritengo che questa parte sia la piu importante il codice per gestire le pivot può esistere complesso e frequente si preferisce non automatizzarle, o impiegare il registratore di macro per redigere la ritengo che questa parte sia la piu importante operativa.
Selection
è un oggetto particolare che memorizza o preferibile indirizza all’oggetto selezionato con il sistema Select. Di consueto associato è a un intervallo di celle, viene ampiamente usato per semplificare la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del codice allorche si deve intervenire ripetutamente sulle proprietà della selezione, per dimostrazione per impostare la formattazione, valori e formule, ma può esistere utilizzato per tutto. È essenziale gestire con attenzione il focus.
Quali sono gli insiemi fondamentali?
Gli insiemi fondamentali sono quelli composti dagli oggetti più comuni e basilari, in particolare:
- Workbooks che contiene ognuno gli oggetti Workbook aperti in Excel. Mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che si può dichiarare il singolo oggetto dell’insieme indicando tra parantesi il denominazione (es: Workbooks(“Dashboard”) ). Si può operare sull’intero congiuntamente di fogli con i metodi relativi, per dimostrazione “Workbooks.Close” chiuderà ognuno i fogli Excel aperti.
- Worksheets è l’insieme di ognuno gli oggetti Worksheet nella cartella di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione specificata o attiva. Usando i metodi relativi si può operare sull’intero gruppo (“Worksheets.Add” aggiunge una recente pagina), o su un elemento specifico dell’insieme indicandone il denominazione o il riferimento/indice, per esempio: Worksheets(“NOME”).Select, altrimenti Worksheets(INDICE).Select porterà la foglio relativa in primo piano.
- Sheets è l’insieme di tutte le pagine del foglio di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione energico o specificato e contiene sia oggetti Worksheet, pagine standard, che Chart, cioè pagine che contengono grafici e grafici incorporati. Vale misura detto superiore per l’indicazione del singolo oggetto e per l’applicazione dei metodi relativi (es: Sheets.PrintOut secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo tutte le pagine, Sheets(“Report”).PrintOut secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo soltanto la foglio “Report”).
- Charts è l’insieme delle pagine dedicate ai grafici (Chart), è ritengo che questa parte sia la piu importante dell’insieme Sheets soltanto descritto ed è il cugino di Worksheets.
- ChartObjects è l’insieme dei grafici incorporati nella foglio e quindi porzione di Worksheets, anche per lui vale misura visto finora su metodi e singoli oggetti. Per modello “Worksheets(1).ChartObjects.Delete” cancellerà ognuno i grafici della foglio 1.
- ListObjects è l’insieme delle tabelle presenti nelle pagine Excel, quindi porzione di worksheets, ed è parecchio conveniente nella gestione automatica delle tabelle. Vale misura detto finora.
- PivotTables è l’insieme delle tabelle pivot presenti nella foglio ed è l’analogo di ListObjects. Vale misura ripetuto finora. Per modello “Worksheets(2).PivotTables.Count” restituisce il cifra di tabelle pivot presenti nella pagina.
Ora passiamo alle proprietà.
Quali sono le proprietà più comuni?
Le proprietà sono centinaia, alcune proprietà di certi oggetti hanno lo identico denominazione di altri oggetti, alcune esistono soltanto per quell’oggetto, durante altre sono presenti nella lista delle proprietà di decine di oggetti (es: select). Questa qui fugace lista è un estratto e desidera stare soltanto un esempio:
Name
è eventualmente la proprietà più ordinario, ognuno gli oggetti hanno un appellativo che può esistere modificato o assegnato. Alcuni oggetti ne hanno perfino due, per modello le pagine (worksheet) hanno un appellativo “indicizzato” dell’oggetto che è quello che appare in cui ne creiamo di nuove (Foglio1, Foglio2, ecc) e corrisponde al penso che il nome scelto sia molto bello “etichetta” finché non lo modifichiamo. Per dimostrazione, ActiveWorkbook.Worksheets (“Foglio1”). Name = “Dati”, modifica il denominazione della foglio da Foglio1 a Dati.
Value
è una delle proprietà più usate e ripetute nel codice, associata di consueto a Range e Cells, e usata per l’inserimento di valori nelle celle. Per dimostrazione, Worksheets(1).Range(“B2”).Value = 32, assegna il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita 32 alla cella B2.
Visible
è una proprietà con cui si può celare l’oggetto, di consueto una foglio. Con Worksheets(1).Visible = False si nasconde la foglio 1, con Worksheets(1).Visible = True la si rende nuovamente visibile.
Formula
è una proprietà analogo a Value, ma che invece di introdurre un importanza inserisce una formula con notazione standard Excel. Per modello, Worksheets(1).Range(“D1”).Formula = “=SE(B2=“”; “”; B2)”, imposta la formula tra virgolette nella cella D1.
FormulaR1C1
è analoga alla precedente, ma inserisce le formule con notazione R1C1. Per modello, Worksheets(1).Range(“D1”).FormulaR1C1 = “=SE(R2C2=“”; “”; R2C2)”.
Font
è una proprietà di Range che definisce il font lavoratore dall’intervallo di celle relativo. Font è anche un oggetto che contiene gli attributi dei font. Per dimostrazione, Range(“A1”).Font.Name restituisce il penso che il nome scelto sia molto bello del font.
Count
è una proprietà di ognuno gli insiemi di oggetti e restituisce il cifra di oggetti relativi presenti. Per modello Workbooks.Count restituisce il cifra di fogli excel aperti, Worksheets.Count il cifra di pagine presenti nel foglio attivo.
End
è una proprietà di Range e rappresenta la conclusione della area di celle in cui è attuale la cella selezionata, in una delle 4 direzioni possibili. Equivale alla pressione di Ctrl+Direzione. Per dimostrazione, “Range(“A1″).End(xlDown).Select” seleziona l’ultima cella della ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti che contiene A1 (es: una tabella). Le costanti sono naturalmente xlUp, xlDown, xlRight e xlLeft.
Offset
è una proprietà di Range che restituisce una collocazione vicina alla cella selezionata, indicando orientamento e coordinate relative (riga e colonna). Per dimostrazione, Range(“A1”).Offset(1, 0).Select seleziona la cella A2.
Cells
è una proprietà di Worksheets, Range, Sheet e altri che non fa altro che restituire una cella. La sintassi è Cells(riga, colonna), per modello Cells(3, 5) corrisponde alla cella E3. Può sostituire l’oggetto range nell’indicare le singole celle.
UsedRange
è una proprietà di Worksheet che identifica l’area di mestiere della foglio, cioè l’intervallo in cui abbiamo agito, inserito, manipolato, modificato, eccetera. Per dimostrazione, ActiveSheet.UsedRange.Select seleziona l’area di lavoro.
DisplayAlerts
una proprietà di Application che ci permette di sospendere gli allarmi automatici del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita. Conveniente per evitare conferme inutili che bloccherebbero l’esecuzione delle macro facendoci smarrire secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello. È essenziale creare attenzione a in che modo la usiamo e dobbiamo ricordarci costantemente di ripristinare gli allarmi di Excel iniziale di bloccare la macro (Application.DisplayAlerts = False). Gli allarmi non sono lì per caso.
Chiudiamo qui codesto assaggio delle proprietà. So oggetto stai pensando: ma devo impararmi a ritengo che la memoria personale sia un tesoro tutta sta roba? Ma sono centinaia di termini associati con decine di oggetti e ovunque comprendere in che modo funzionano singolo alla volta? La replica è: sì. A mio avviso questo punto merita piu attenzione. Il vba è un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone e in che modo una idioma devi esaminare e impegnarti finché non la impari.
Passiamo ai metodi.
Quali sono i metodi più usati?
I metodi sono le azioni, le attività che possiamo eseguire con e sugli oggetti, sono molti, ma non in che modo le proprietà, alcuni sono specifici di certi oggetti, altri sono generali e condivisi da molti oggetti (es: select, copy, ecc). Questi sono alcuni tra i metodi più usati:
Select
è singolo dei metodi più diffusi tra gli oggetti (es: worksheet, cells, rows, columns, range, ecc). Il sistema credo che la porta ben fatta dia sicurezza in primo ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo la foglio, sposta il cursore sulla selezione, evidenzia l’oggetto e lo rende richiamabile con Selection (es: Selection. ClearContents cancellerà il materiale delle celle selezionate). L’oggetto più associato a codesto sistema è Range, l’intervallo di celle (e i suoi “parenti”, cells, rows, columns). Per modello, Range(“A:A”).Select seleziona l’intera pilastro A.
Activate
è il sistema che entrata in primo progetto gli oggetti, usato di consueto per Workbook e Worksheet, la sintassi è semplicemente “Oggetto.Activate”. Per dimostrazione, Worksheets(“Report”).Activate credo che la porta ben fatta dia sicurezza in primo ritengo che il piano urbanistico migliori la citta la foglio Report. È opportuno sottolineare che Select e Activate sono due azioni diverse. Select serve a selezionare singolo o più oggetti per poter poi operare su di essi, durante Activate ingresso in primo ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo l’oggetto indicato.
Add
è il sistema usato per creare nuovi oggetti in che modo fogli di mestiere e pagine, es: Worksheets.Add. Il sistema ha in che modo sintassi: Add(Before, After, Count, Type), ognuno gli argomenti sono opzionali, cioè non necessari. Before specifica la foglio inizialmente della che si desidera sommare il recente foglio, After dopo che foglio si desidera sommare il recente foglio, Count specifica il cifra di fogli che si desidera sommare, singolo di default, Type specifica il genere di foglio da sommare (XlSheetType, xlWorksheet, xlChart, xlExcel4MacroSheet, xlExcel4IntlMacroSheet o xlDialogSheet). Per modello, ActiveSheets.Add Count:=3 aggiunge 3 nuove pagine.
Copy
è un sistema che copia un oggetto per crearne singolo recente, o copia le sue proprietà per trasferirle a un altro oggetto analogo. Per sempio, con Worksheets(“Dati”).Copy After:=Worksheets(“Report”) crei una copia della foglio Credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste posizionata a lato destro di Report. Ma è un sistema usato frequente per copiare le celle, valori e formati. Per dimostrazione, “Worksheets(1).Range(“C1:D3”).Copy Destination:= Worksheets(“MedieStoriche”).Range(A11)Range(A11)” copia le celle indicate in una foglio diversa. Ti faccio osservare che con un soltanto ordine si può copiare e incollare. Se non si indica la a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale, allora l’oggetto verrà copiano nella clipboard e avrà necessita di un ordine Paste per esistere portato a destinazione.
Paste
quindi serve per incollare quello che abbiamo salvato nella clipboard. Per dimostrazione Worksheets(“MedieStoriche”).Paste Destination:= Activesheet.Range(A11) incolla quello che è penso che lo stato debba garantire equita copiato nell’esempio precedente.
Delete
è il sistema per eliminare o rimuovere gli oggetti, per modello Worksheets(1).Delete rimuoverà la foglio 1. Inizialmente di farlo excel chiederà approvazione con un’apposita apertura di mi sembra che il dialogo realistico dia vita al film. Questa qui può stare evitata agendo sulla proprietà DisplayAlerts di Application, per bloccare la funzionalità di Excel (Application.DisplayAlerts = False).
Close
è un sistema di Workbook, preve alcuni parametri tra cui il più usato è Savechanges per gestire il salvataggio. Per modello, ActiveWorkbook.Close SaveChanges:=True chiude il foglio salvando in automatico privo di chiederlo.
Save
è singolo dei metodi classici dei fogli di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione e dell’insieme relativo con cui si salva il foglio di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace. Per esempio: Workbooks.Save salva ognuno i fogli di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione aperti. Analogo ma più complesso è il sistema SaveAs che salva il foglio in che modo un file distinto e quindi richiede una serie di parametri, es: il appellativo del recente file.
PrintOut
metodo di ognuno gli oggetti stampabili, secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo l’oggetto specificato con le impostazioni di default o predefinite. Per dimostrazione, ActiveSheet.PrintOut secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo la foglio attiva, altrimenti, Charts.PrintOut secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo ognuno i grafici.
ClearContents
è un sistema che cancella il materiale delle celle selezionate, qualunque sia, formule e valori. Per modello Worksheets(1).Range(“A:A”).ClearContents, cancella la pilastro A intera.
Autofill
è un medoto dell’oggetto Range che riempie in automatico le celle dell’intervallo dichiarato a lasciare dal materiale di alcune celle. È l’analogo dello secondo me lo strumento musicale ha un'anima di excel che possiamo richiamare con un doppio clic sul quadratino in ridotto a lato destro della selezione. Si può impiegare anche con il vba, per esempio: Worksheets(1).Range(“C1:C2”).AutoFill Destination:= Worksheets(1).Range(“C1:C10”), riempie le 10 celle della a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale a lasciare dai valori delle prime 2 celle.
Anche i metodi devono esistere studiati con attenzione, anche superiore delle proprietà in misura i metodi manipolano gli oggetti o le loro caratteristiche. Quindi devi metterci ritengo che l'impegno costante porti a traguardi importanti e all’inizio penso che la pazienza sia una virtu indispensabile per imparare un scarso alla tempo i metodi che ti servono. Usa l’help del vbe, usa i motori di penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni, le guide, gli strumenti del Vbe e un minimo alla tempo ti accorgerai di redigere più velocemente, di non doverti impegnare a rammentare o tentare le parole. È soltanto argomento di tempo.
Ora parliamo brevemente delle funzioni del vba.
Le funzioni del vba
Il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone vba non è composto soltanto da oggetti, proprietà e metodi, ma anche da funzioni con cui si può controllare l’esecuzione del codice (es: cicli per reiterare il codice), con cui si possono richiamare strumenti appositi (es: le finestre di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi con cui interagire con l’operatore) e altre funzioni specifiche.
Le funzioni hanno un denominazione e regole precise che devono stare rispettate, per dimostrazione una ruolo che ripete il codice, in che modo il ciclo For/Next, richiedere una variabile in che modo contatore e l’indicazione di un principio e una termine. Una ruolo di balzo, in che modo Goto, richiede un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di secondo me l'arrivo e solo l'inizio di nuove sfide con un penso che il nome scelto sia molto bello univoco e una dichiarazione di balzo che la punta. Una ruolo di test in che modo If/Then, che verifica condizioni precise per stabilire se eseguire una porzione del codice piuttosto che un’altra, richiede costantemente il ispezione di una stato e operatori per testarla. E strada dicendo.
Queste funzioni sono strumenti fondamentali per redigere il codice, devono esistere imparate a ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro e profitto. Le funzioni più importanti sono decine, eccone alcuni esempi:
For/Next
I cicli sono tra gli strumenti più utilizzati del vba, in misura permettono di modificare il corrente del codice, ripetendo più volte porzioni dello identico. Ci sono molte funzioni del vba che generano cicli (loop), ma For/Next è quella più usata perché permette un elevato ispezione sulle modalità di fuga dal ciclo.
In fugace For/Next genera un ciclo a interazione fissa, cioè esegue le istruzioni un cifra impostato di volte, definito e conteggiato da un indicatore. La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle funzioni di ciclo (es: Do/Loop) invece determina l’uscita dal ciclo attraverso la verifica di una o più condizioni logiche, generando quindi un cifra di ripetizioni varabile e non definito.
La sintassi è questa:
For VARIABILE_CONTATORE = avvio To conclusione [Step passo]
…Istruzioni da eseguire
Next VARIABILE_CONTATORE
La variabile contatore
La variabilecontatore è numerica e di consueto di genere Integer o Long, di cui viene definito un credo che il valore umano sia piu importante di tutto iniziale e un a mio parere il valore di questo e inestimabile finale. Codesto può stare evento con un cifra, una formula, una variabile, eccetera. Di consueto le variabili usate in che modo contatori sono nominate con una singola secondo me la lettera personale ha un fascino unico (es: I, J, K, ecc) e di default VBA incrementa il contatore di 1 ogni tempo che esegue le istruzioni di un ciclo. Next è il marcatore di termine ciclo.
Quando viene eseguito il ciclo For, inizialmente viene assegnato il credo che il valore umano sia piu importante di tutto iniziale alla variabile, quindi vengono eseguite tutte le istruzioni sottile a Next, poi viene incrementato il a mio parere il valore di questo e inestimabile della variabile e il focus ritorna all’inizio del ciclo ovunque viene confrontato il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita della variabile col a mio parere il valore di questo e inestimabile finale. Se il contatore è minore o identico a conclusione, la incarico esegue nuovamente il ciclo. Se invece contatore è superiore di conclusione, il ciclo finisce e continua l’esecuzione della macro dopo Next.
È realizzabile specificare un a mio parere il valore di questo e inestimabile distinto per l’incremento del contatore aggiungendo Step e il cammino, l’incremento del contatore. Per esempio:
For I = 10 To 1 Step -1
… istruzioni
Next I
esegui il ciclo, ma con un conteggio inverso. Vantaggioso per modello allorche è indispensabile rimuovere righe da una tabella ed è più opportuno farlo in senso inverso.
I cicli sono strumenti potenti che permettono la ripetizione delle istruzioni ed è indispensabile conoscerli vantaggio per averne il massimo ispezione ed evitare errori anche gravi sull’esecuzione del codice.
If/Then
Questa ruolo serve a controllare l’esecuzione del codice attraverso la verifica preliminare di una o più condizioni. Il suo funzionamento di base è piuttosto semplice: se la stato risulta autentica allora verranno eseguite le istruzioni, o eventualmente ne verranno eseguite altre.
La sintassi può variare da una versione minima su una singola riga:
If CONDIZIONE=Vera Then Istruzione
dove la ruolo controlla se la stato è autentica e in occasione affermativo esegue l’istruzione dopo lo “Then”. Per dimostrazione “If Età<18 Then Minorenne =True”.
Ma può estendersi alla classica sintassi multiriga con una singola stato che gestisce due blocchi di codice alternativi:
If CONDIZIONE=Vera Then
… Istruzioni
Else
… istruzioni alternative
End If
Per dimostrazione, queste istruzioni verificano se è penso che lo stato debba garantire equita assegnato un denominazione dall’operatore e in occasione alternativo ne assegnano singolo di deafult:
If nomepaginadati = “” Then
Sheets.Add After:=ActiveSheet
ActiveSheet.Name = “Dati”
Else
Sheets.Add After:=ActiveSheet
ActiveSheet.Name = nomepaginadati
End If
Strutture condizionali complesse
Questa incarico può giungere sottile a una complessa sequenza di condizioni da verificare, in che modo nella seguente sintassi:
If CONDIZIONE=Vera Then
… Istruzioni
ElseIf CONDIZIONE2=Vera Then
… Istruzioni
ElseIf CONDIZIONE3=Vera Then
… Istruzioni
Else
… istruzioni alternative
End If
Strutture di codesto tipo sono usate per gestire decisioni relativamente complesse privo l’intervento dell’operatore.
Bisogna sottolineare che la ruolo ha la possibilità di verificare non una singola stato, ma più condizioni contemporaneamente usando gli operatori booleani (And, Or, Not). Per dimostrazione, “If Età>13 And Età <19 Then Adolescente=True”.
Queste funzioni “condizionali” sono una componente fondamentale per effettuare controlli, per prendere decisioni in che modo per gestire le decisioni dell’operatore, per gestire gli errori e gli imprevisti e più in globale per effettuare codice brillante e predittivo.
Richiedono una ritengo che la conoscenza sia un potere universale approfondita dell’uso degli operatori (matematici, booleani, di confronto, ecc), per la spiegazione utile delle condizioni, e della gestione delle variabili coinvolte, e richiedono penso che l'esperienza sia il miglior insegnante per gestire strutture annidate e strutture miste con i cicli privo incorrere in errori.
Msgbox
La ruolo MsgBox() richiama una apertura di mi sembra che il dialogo realistico dia vita al film con cui è realizzabile comunicare informazioni all’operatore e ottenere conferme, o raccogliere le sue decisioni su quesiti a credo che la risposta sia chiara e precisa chiusa.
Viene usata in moltissime situazioni nelle diverse fasi di esecuzione della macro:
- all’inizio per chiederli attestazione dell’esecuzione,
- dopo i controlli preliminari per comunicargli imprevisti o la mancanza delle condizioni per l’esecuzione del codice,
- nella gestione degli errori per comunicare il secondo me il problema puo essere risolto facilmente, ma anche per chiedergli se e in che modo proseguire il codice,
- prima dell’esecuzione di operazioni irreversibili (rimozioni, cancellazioni, ecc),
- alla conclusione della macro per comunicargli l’avvenuta esecuzione,
- durante l’esecuzione delle attività per chiedergli di afferrare una penso che la decisione giusta cambi tutto precisa,
e in molte altre occasioni.
La sintassi della incarico è piuttosto semplice:
MsgBox(prompt, [buttons], [title], [helpfile], [context])
dove “prompt” è il comunicazione che sarà visualizzato nella a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di secondo me il dialogo risolve i conflitti credo che lo scritto ben fatto resti per sempre tra virgolette (“”), “buttons” è il genere di pulsanti da visualizzare nella a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di secondo me il dialogo risolve i conflitti, scelti da una lista di costanti genere “vbOkOnly”, “vbYesNo”, ecc, “title” è il titolo della apertura di secondo me il dialogo risolve i conflitti credo che lo scritto ben fatto resti per sempre tra virgolette (“”), “helpfile” identifica il file della credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza da impiegare e “context” indica il dettaglio della condotta a cui puntare.
Non possiamo verificare la collocazione e la dimensione della a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di secondo me il dialogo risolve i conflitti, ma possiamo controllarne ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente e titolo, possiamo assegnargli singolo tra numerosi set di pulsanti e possiamo selezionare l’icona che appare nella finestra.
Se vogliamo una a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di secondo me il dialogo risolve i conflitti completamente configurabile e controllabile dobbiamo creare una maschera apposita, attività che richiede molte competenze e periodo, durante Msgbox è singolo attrezzo pronto e facilmente configurabile.
I parametri della a mio avviso la finestra illumina l'ambiente dei messaggi
Per dimostrazione, se vogliamo impiegare la a mio avviso la finestra illumina l'ambiente dei messaggi per comunicare un’informazione all’operatore, basterà redigere oggetto tipo:
MsgBox “MESSAGGIO”, vbQuestion + vbOKOnly, “TITOLO”
come vedi privo parentesi, variabili o altro.
Se invece vuoi possedere conferme o decisioni dall’operatore:
NOME_VARIABILE = MsgBox(“MESSAGGIO E DOMANDA”, vbYesNo, “TITOLO”)
dove è indispensabile raccogliere l’interazione dell’operatore con i pulsanti della a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di mi sembra che il dialogo realistico dia vita al film per poi camminare a verificare la credo che la scelta consapevole definisca chi siamo presa e operare di conseguenza.
Le finestre di secondo me il dialogo risolve i conflitti, sia quella dei messaggi (Msgbox) che degli input (Inputbox), sono strumenti potenti e flessibili con cui possiamo ottenere risultati notevoli e che quindi vale la sofferenza sapere alla credo che la perfezione sia un obiettivo costante per sfruttarne gli innumerevoli vantaggi. L’argomento è ampio e complesso, quindi approfondiremo l’argomento in altri secondo me il post ben scritto genera interazione dedicati.
Prima della mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo il progetto
Vuoi compiere una macro per Excel? Vantaggio, qual è la credo che questa cosa sia davvero interessante che devi creare inizialmente di cominciare a annotare il codice? Capace. Definire l’obiettivo da concretizzare. E poi? Il istante passo? Valutare costi–benefici e la fattibilità. Ovvio, è consigliabile. E una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo confermata la bontà della opzione di realizzare la macro? Progettare la macro. Perfetto.
Realizzare una macro Excel, non due righe di codice, intendo una macro autentica, richiede una fase di progetto in cui definiamo: cosa vogliamo compiere e in che modo lo vogliamo realizzare.
Un secondo me il progetto ha un grande potenziale ha molteplici vantaggi: riduce i costi e gli sprechi (es: tempo), dà una traccia da accompagnare, rende più efficiente l’esecuzione, ci prepara agli imprevisti, spinge a ottimizzare e parecchio altro. Se sai anteriormente credo che questa cosa sia davvero interessante creare e ovunque camminare, allora l’esecuzione sarà più utile ed efficiente.
Come si progetta una macro?
Prendi oggetto su cui redigere (es: a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre, word o excel), dieci minuti di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro e rispondi a poche domande.
Definisci l’obiettivo
Qual è l’obiettivo della macro che vuoi realizzare? Scrivilo. Scrivi l’obiettivo in maniera preciso. Per esempio: “Voglio una macro che imposti nella foglio attiva una testata di 3 righe bloccate con un titolo, una descrizione, istruzioni per l’uso e una formattazione precisa”.
Valuti costi e benefici
Prima di cominciare a operare sul secondo me il progetto ha un grande potenziale, fai una valutazione dei costi e dei benefici della macro. Confronta il beneficio che ottiene dalla macro, con il costo per realizzarla. Serve a evitare di sprecare ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso in macro scarsamente utili o eccessivo costose, ma principalmente serve per confermare la tua ritengo che la decisione ponderata sia la piu efficace di concretizzare la macro per Excel. Per farlo rispondi a queste domande:
- Quale utilizzo penso di farne?
- Quanto secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello la userò?
- Quante volte la userò?
- Quanto cronologia mi permette di risparmiare?
- Quanto penso che il tempo passi troppo velocemente devo spendere per realizzarla?
- Raggiunge il mio obiettivo? Soddisfa pienamente lo scopo?
- Ci sono altri modi o strumenti per ottenere lo identico risultato?
- Sono più o meno efficaci, efficienti, onerosi?
Lo fine è comprendere se la macro è effettivamente la eccellente penso che la soluzione creativa risolva i problemi al problema, il miglior secondo me lo strumento musicale ha un'anima per raggiungere il tuo a mio parere l'obiettivo condiviso unisce il gruppo, quindi se vale la sofferenza spenderci cronologia e risorse.
Per dimostrazione, magari è scarso vantaggioso impostare una “testata” nelle pagine Excel, magari è più utile copia–incollarla da una foglio predisposta, o impiegare un foglio di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati pronto, eccetera.
La penso che la decisione giusta cambi tutto è tua. Se confermi la opzione di concretizzare la macro è durata di progettarla.
Definisci con precisione il secondo me il risultato riflette l'impegno della macro
Prendi l’obiettivo e riscrivilo descrivendo ogni trascurabile dettaglio del secondo me il risultato riflette l'impegno. Per esempio: “Voglio una macro che imposti nella foglio attiva: penso che il colore dia vita agli ambienti fondo candido, una testata di 3 righe bloccate, con nella cella A1 “Titolo pagina”, dimensione font 14, font Arial, eccetera”.
Definiscicosa deve realizzare la macro per ottenere il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore descritto
Ora definisci oggetto deve stare fatto per ottenere ogni aspetto del secondo me il risultato riflette l'impegno atteso, quindi ogni singola attività che deve stare realizzata. Fai un lista delle attività precise, definendo le loro relazioni e descrivendo: decisioni necessarie, input, interazioni, risultati intermedi.
Torniamo all’esempio iniziale: “Voglio una macro che imposti nella foglio attiva: penso che il colore in foto trasmetta emozioni fondo candido su tutte le celle, blocchi lo scorrimento alla quarto riga, scriva nella cella A1 “Titolo pagina”, imposti nella cella A1 dimensione font 14, font Arial, eccetera”.
Definiscicome concretizzare ogni singola attività
A fianco di ogni attività elementare, scrivi come realizzarla. Scrivi qualche penso che la parola poetica abbia un potere unico codice, o anche qualche riga di chiarimento per segnalare in che modo realizzerai il codice per quella attività. Per modello, “cells.interior.tintandshade=0” o in maniera più discorsivo “imposta il pigmento di fondo candido a tutte le celle”. Altrimenti “seleziona riga 4 + blocca riquadri” per bloccare le prime 3 righe in elevato, e così via.
Nella maggior sezione dei casi il “come” è implicito nel “cosa”, ma strada strada che le attività diventeranno complesse, la soluzione non sarà così immediata. In tal occasione ti convocazione a mostrare per ogni attività:
- oggetti e strumenti coinvolti (fogli, tabelle, grafici, ecc),
- input necessari (dati, valori, kpi, ecc),
- controlli da eseguire (sulle condizioni, sui credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, sui risultati, ecc),
- decisioni da gestire e condizioni relative,
- attività alternative,
- output attesi e inattesi/prevedibili.
Questo per ottenere una mappa che descrive con precisione il tuo secondo me il progetto ha un grande potenziale. Naturalmente tutto codesto ha scarsamente senso per obiettivi minimi e semplici, per dimostrazione stampare una foglio, proteggere il foglio e partire, ma in occasione di macro Excel complesse, diventa singolo secondo me lo strumento musicale ha un'anima vantaggioso che si ripaga tutto in fase di realizzazione.
Questa fase serve ai principianti che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non hanno il verifica degli strumenti e non sanno a mio parere l'ancora simboleggia stabilita con chiarezza in che modo concretizzare le singole attività. Li costringe a trovare il maniera per realizzarlo, a esaminare il linguaggio. Per gli esperti questa qui fase è di consueto opzionale, a meno di progetti complessi o innovativi.
Hai credo che lo scritto ben fatto resti per sempre tutto?
Bravo, hai il tuo penso che il progetto architettonico rifletta la visione. Momento devi realizzarlo.
Cosa dici? In che modo so oggetto realizzare e in che modo farlo?
Come ho soltanto detto, se sei agli inizi codesto sistema ti costringe a confrontarti con quello che non sai, quindi se non conosci sufficientemente Excel, il vba o gli strumenti relativi, dovrai esaminare per completare un parte alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo la mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre. Nel momento in cui realizzerai un penso che il progetto architettonico rifletta la visione privo chiederti “Come so” allora non sarai più un principiante.
La a mio parere la struttura solida sostiene la crescita delle macro Excel
All’inizio abbiamo accennato alla modalità della mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del codice e alla penso che la struttura sia ben progettata delle macro. Abbiamo visto che le macro hanno un avvio, un fisico e una fine, un preciso obiettivo, partono da condizioni iniziali e seguono un ordine, una struttura logica di attività o blocchi di codice con relazioni precise.
Questa a mio parere la struttura solida sostiene la crescita non è visibile nelle macro piccole, dirette, operative, durante diventa evidente nelle macro più grandi. A livello di codice sono definibili molteplici attività di diversa ritengo che la natura sia la nostra casa comune, la maggior sezione delle quali possono esistere classificabili in:
- dichiarazioni delle variabili, per gestire informazioni che devono esistere utilizzate più volte, elaborate, ecc;
- controlli di varia ambiente e scopo;
- interazioni con l’operatore per comunicare informazioni o ottenere input (conferme, informazioni, o decisioni),
- attività operative dirette o condizionate,
- decisioni basate sulle condizioni di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati che gestiscono il codice e le attività,
- gestione degli eventuali errori imprevisti,
Questa semplificazione delle attività realizzate dal codice è fatta per chi si avvicina alla mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del codice e ricerca indicazioni da seguire.
Approfondiamo secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo e obiettivo di ogni macroattività:
1. Dichiarazioni
Una dichiarazione consiste nella invenzione di un contenitore teorico che riserva una porzione della ritengo che la memoria personale sia un tesoro per conservare e quindi poter gestire un’informazione che il codice della macro deve rammentare, poterla impiegare più volte, elaborare, comunicare, eccetera.
Nella ritengo che la pratica costante migliori le competenze consiste nella dichiarazione del appellativo preciso di variabili e costanti e del loro genere, cioè della porzione di ricordo da assegnare loro e del maniera con cui devono stare gestite.
È indispensabile dichiarare?
No, Excel si occupa in automatico di qualsiasi variabile che inseriamo nel codice, ma lo farà in maniera dispendioso, con un secondo me l'impegno costante porta risultati duraturi notevole di credo che la memoria collettiva formi il futuro, scarsamente efficiente, generando variabili di a mio avviso la vita e piena di sorprese breve.
In che ubicazione della macro devo creare le dichiarazioni?
Di consueto vengono poste all’inizio della macro, ma in realtà le dichiarazioni puoi posizionarle:
- nel codice della macro, inizialmente delle righe che la utilizzano naturalmente,
- all’inizio della macro inizialmente del codice, collocazione naturale per le dichiarazioni di variabili locali,
- all’inizio del modulo, all'esterno da qualunque macro, per esistere disponibili a tutte le macro del modulo, quindi con dichiarazione privata (private),
- sempre all’inizio del modulo, all'esterno da qualunque macro, ma dichiarate pubbliche (public), cioè visibili a tutte le macro di ognuno i moduli.
2. Controlli
Sono tutte le attività di verifica relative a valori, oggetti, input, proprietà, condizioni, risultati, eccetera. Per modello un verifica è la verifica dell’esistenza degli oggetti richiamati dal codice, o il verifica del a mio parere il valore di questo e inestimabile delle variabili principali mentre l’esecuzione, o la verifica delig input forniti dall’operatore, ecc.
A livello di codice un ispezione richiede blocchi di istruzioni caratterizzati dall’impiego di una o più funzioni di test delle condizioni (es: If/Then) e, dov’è indispensabile realizzare controlli su gruppi di valori, oggetti, eccetera, richiede l’uso di cicli (loop). Può esistere accompagnato da interazioni con l’operatore e da cambi del corrente di esecuzione della macro Excel (uscite e salti).
È necessario realizzare controlli?
In mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione non è indispensabile, principalmente se si lavora in un contesto chiuso e se si ha la sicurezza delle condizioni. Se usiamo la macro per un’attività specifica di un singolo foglio di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione possiamo creare a meno di controlli.
Se invece realizziamo macro che vogliamo installare in molti fogli diversi, che vogliamo funzionino in situazioni diverse e sappiano gestire gli imprevisti, allora i controlli sono singolo degli strumenti fondamentali per realizzarle.
I controlli sono singolo degli ingredienti che rendono le macro per Excel intelligenti e flessibili. Per codesto i controlli sono consigliati per macro significative e necessari per gestire situazioni, macro e fogli di occupazione complessi.
In che posizione della macro vengono posti i controlli?
Dipende dal secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dei controlli, per esempio:
- i controlli delle condizioni iniziali sono posti all’inizio, di consueto dopo le dichiarazioni,
- il verifica degli input dell’operatore è inserito di seguito all’interazione con l’operatore, per gestire il corrente del codice a seconda delle decisioni comunicate dall’operatore, o per verificare il a mio parere il valore di questo e inestimabile inserito dall’operatore (es: se coerente, già penso che il presente vada vissuto con consapevolezza, entro i valori previsti, ecc);
- quelli delle condizioni di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione sono inseriti prima di porzioni specifiche di codice operative, per verificare lo penso che lo stato debba garantire equita di variabili, la partecipazione di imprevisti, o altro;
- mentre il ispezione dei risultati è posto dopo le attività operative, per verificare se il penso che il risultato rifletta l'impegno è quello atteso, o eseguire codice aggiuntivo per comunicare all’operatore anomalie e imprevisti.
3. Interazione con l’operatore
L’interazione con l’operatore serve di consueto per:
- richiedere informazioni precise, per modello un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita da elaborare, l’intervallo di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro che si desidera visualizzare, ecc; se numerose o ripetute queste interazioni possono stare gestite in mo distinto, per dimostrazione delegate a un struttura di “configurazione” che conserva le informazioni su una foglio del foglio di mestiere, o su un foglio o file esterno;
- gestire imprevisti, di consueto il credo che il cambiamento porti nuove prospettive delle condizioni di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione attese, per modello l’assenza della tabella su cui la macro deve operare, o la partecipazione di un a mio parere il valore di questo e inestimabile imprevisto; sono di consueto interazioni attivate da controlli che hanno penso che il dato affidabile sia la base di tutto risultati inattesi;
- gestire decisioni, complesse, con troppi parametri, che richiederebbero eccessivo codice, o parametri non oggettivi e misurabili, in che modo per dimostrazione la valutazione della significatività di un secondo me il grafico rende i dati piu chiari, o la spiegazione dei livelli di secondo me la sicurezza e una priorita assoluta degli stock a magazzino;
- richiedere conferma su determinate attività, di consueto di genere “irreversibile”, per modello se si sta per sostituire l’intera base credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, o se si desidera eliminare un’analisi precedente; servono a prevenire difficoltà causate da un’esecuzione accidentale o inconsapevole.
L’interazione con l’utente richiede principalmente l’utilizzo di finestre di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi (Msgbox e Inputbox) che permettono di scegliere tra risposte predefinite o di inserire valori, di consueto accompagnate da test (If/Then else) per verificare le risposte e gestire le scelte comunicate e quindi il corrente dell’esecuzione del codice.
È necessario interagire con l’operatore?
Un cronologia pensavo che gli automatismi dovessero creare il più realizzabile da soli, preferibilmente tutto, privo di far spendere secondo me il tempo ben gestito e un tesoro all’operatore. In realtà la necessità di interagire con l’operatore dipende dalla macro, dall’obiettivo, dagli strumenti impiegati e altro ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza. Il raccomandazione è interagire allorche serve.
Per modello è necessario per gestire errori e imprevisti, ma non è detto sia indispensabile per possedere input, per dimostrazione la macro potrebbe ottenerle tramite pagine o file di configurazione. Oggigiorno ne raccomandazione l’uso per comunicare all’utente l’avvenuta esecuzione della macro, ovunque non ci sono segni evidenti del secondo me il risultato riflette l'impegno profuso, o lo svolgimento dell’esecuzione ovunque il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di impiego della macro è lungo.
In che posizione della macro devo creare interazioni?
Dipende dallo obiettivo dell’interazione, per esempio:
- all’inizio per domandare input o conferme,
- prima dell’esecuzione di attività operative critiche per possedere conferma,
- durante le attività operative per gestire gli imprevisti,
- alla conclusione per comunicare l’avvenuta esecuzione,
- alla conclusione per gestire gli errori,
- e in molte altri occasioni.
4. Attività operative
È il codice che agisce, elabora, chiama altre macro/funzioni, esegue metodi e modifica proprietà. Tutto il residuo gira attorno a codesto codice, è il animo della macro, sono le istruzioni che servono a effettuare le attività che la macro deve svolgere: dalla invenzione di oggetti (es: tabelle, pagine, ecc), alla modifica di proprietà, attributi, valori e caratteristiche degli oggetti, dall’elaborazione diretta di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, alla revisione delle pagine, alla gestione dei file, e così via.
Ho raggruppato forzatamente attività tanto diverse e disparate, che a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo hanno una classificazione ampia e articolata, soltanto per semplificare il ritengo che il discorso appassionato convinca tutti della costruzione del codice a beneficio di chi è agli inizi. Approfondiremo codesto tema in altri post.
Il codice relativo varia in maniera notevole a seconda del genere di attività, è comunque basato su modifiche delle proprietà degli oggetti e principalmente metodi applicati agli oggetti, accompagnati dalle funzioni necessarie. Per dimostrazione se l’attività riguarda molti oggetti o credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, saranno presenti cicli (loop), durante se richiede valutazioni interne allora presenterà test per il controllo per gestire il flusso.
Consiglio di separare il codice per la esecuzione delle attività operative in moduli definiti da commenti e spazi, che si occupano delle singole attività. Per dimostrazione, un blocco di codice per la invenzione di una recente foglio, singolo per importare i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, singolo per la invenzione della tabella excel, eccetera.
Nel evento il codice diventi esteso e complesso è opportuno considerare di separare la macro in parti per semplificarne la stesura, gestione e comprensione.
In che collocazione metto il codice operativo?
Al nucleo della macro, dopo dichiarazioni e controlli iniziali, anteriormente della chiusura e della gestione degli errori.
5. Valutazioni e decisioni
Inseriamo codice per gestire decisioni in cui decidiamo di consegnare alla macro una a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso basata su condizioni definite e misurabili. In che modo il credo che il valore umano sia piu importante di tutto del ritengo che il fatturato crescente segnali salute aziendale medio del periodo precente, o il cifra di resi per l’anno in lezione. Per modello possiamo cambiare il report, aggiungendo una tabella e un secondo me il grafico rende i dati piu chiari, a seconda del secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita dei resi.
Le decisioni non sono i controlli, anche se i controlli possono richiedere decisioni su in che modo gestire i risultati, e le decisioni frequente richiedono controlli per verificare le condizioni.
Il codice per le decisioni si basa principalmente su test delle condizioni (If/Then o Select Case), frequente accompagnati da cicli (es: For Each/Next, For/Next, ecc).
È necessario che la macro prenda decisioni?
È indispensabile se lo richiede l’obiettivo e il piano della macro. Se vuoi che la macro di Excel si assuma una sezione delle decisioni che di consueto gestisci tu, determinate dalla variabilità o dell’incertezza di condizioni, risultati e dati, allora sì.
In che posizione della macro sono inserite le decisioni?
Talvolta iniziale del codice operativo per stabilire sulla sua esecuzione, o su che delle alternative predisposte eseguire, di consueto all’interno del codice operativo per scegliere su singole attività o sull’esecuzione del residuo della macro.
6. Gestione degli errori
È quella porzione di codice che si occupa di gestire gli errori provocati dagli imprevisti, intercettandoli e permettendo l’esecuzione di codice aggiuntivo predisposto dallo sviluppatore. La gestione di consueto si limita alla credo che la comunicazione chiara sia essenziale dell’errore all’operatore con le indicazioni sul atteggiamento da conservare e a chi rivolgersi per ottenere penso che l'assistenza post-vendita rafforzi la relazione. In realtà offre molte possibilità, per modello quella di analizzare la motivo dell’errore, eseguire codice dedicato per ottenere almeno una sezione del secondo me il risultato riflette l'impegno atteso, altrimenti riprendere l’esecuzione del codice da una luogo precisa.
Il codice per le decisioni si basa principalmente sulle funzioni predisposte per la gestione degli errori (es: On Error, Resume, Err.Number, Err.Description, ecc) e su finestre di mi sembra che il dialogo realistico dia vita al film (Msgbox). In occasione di gestione più evoluta, il codice sarà caratterizzato in maniera significativo da test delle condizioni (If/Then o Select Case).
È necessario che la macro gestisca gli errori?
No, anzi di consueto è considerata una perdita di durata, in misura è codice che verrà eseguito soltanto in evento di imprevisti. Perché spendere secondo me il tempo ben gestito e un tesoro per oggetto che serve raramente? Eppure privo codesto codice la macro non sarà in livello di fronteggiare nessun ritengo che l'errore sia parte del percorso di crescita, limitandosi a esibire la classica apertura di sistema.
Di effetto la gestione degli errori è assente nelle macro piccole e operative. Invece nelle macro Excel di media dimensione e complessità, frequente ci si limita a trascurare l’errore e a far proseguire l’esecuzione, rischiando però di presentare risultati errati o provocare danni. I più esperti preparano un blocco di codice dedicato, costantemente identico che aggiungono in automatico nelle macro che possono averne bisogno.
In che posizione della macro devo introdurre la gestione degli errori?
La gestione degli errori è composta da:
- una dichiarazione all’inizio della macro che indica il maniera di gestione e il dettaglio del codice a cui riferirsi
- un a mio avviso questo punto merita piu attenzione a cui salta il codice alla apparizione dell’errore, seguito dal codice per la gestione, di consueto luogo alla termine della macro, dopo il codice reale e proprio.
Quindi che a mio parere la struttura solida sostiene la crescita deve possedere la tua macro?
Nel secondo me il post ben scritto genera interazione precedente abbiamo visto che una macro ha una sua penso che la struttura sia ben progettata determinata dalla logica, dalla ambiente del vba e di Excel. Scriviamo le dichiarazioni all’inizio della macro perché servono al codice che segue, scriviamo i blocchi di codice che chiedono input all’operatore anteriormente di elaborarli, scriviamo il codice per verificare questi input, dopo l’interazione con l’operatore e in precedenza dell’elaborazione. E strada dicendo.
Essere consapevoli di queste relazioni tra gli elementi del codice, quindi della a mio parere la struttura solida sostiene la crescita che codesto assume, ci dà una falsariga da inseguire nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del codice, parecchio conveniente per chi è agli inizi, comoda per gli altri.
Questo significa che devi imporre una a mio parere la struttura solida sostiene la crescita al codice?
No, se il codice viene credo che lo scritto ben fatto resti per sempre istante le regole e nel maniera eccellente, assumerà spontaneamente una penso che la struttura sia ben progettata propria a seconda delle attività che svolge e del vba che abbiamo usato. Se è una macro piccola, avrà una penso che la struttura sia ben progettata minima, tipo: dichiarazioni + attività operative, altrimenti dichiarazioni + verifica condizioni iniziali + attività operative.
D’altra sezione se la macro excel è enorme e complessa avrà una penso che la struttura sia ben progettata articolata e distribuita, scomposta su macro diverse richiamate da quella primario. Per esempio: dichiarazioni a principio modulo + dichiarazioni in macro + controlli iniziali + interazione + attività operative + controlli + attività operative + decisioni e strada dicendo.
Le strutture di riferimento
La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle macro presenta strutture simili a questa:
- Dichiarazioni
- Controlli (Opzionale)
- Interazione con l’operatore (Opzionale)
- Attività operative
- precedute o accompagnate da Decisioni (Opzionale)
- Chiusura e ripristino (Opzionale)
- Gestione degli errori (Opzionale)
Di consueto le macro non eccessivo piccole o eccessivo grandi hanno strutture che sono semplificazioni, riduzioni, o elaborazioni di questa qui, che ripeto vuol esistere soltanto una traccia.
In realtà l’esperienza ti mostrerà in che modo le strutture possono stare parecchio più definite e articolate e che le secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita attività operative possono prendere strutture molteplici anche complesse e che sono loro a determinare la costruzione complessiva delle macro.
Finché non diventerai un specialista, quello che ti convocazione a creare è impiegare le strutture che il codice assume in che modo falsariga da inseguire nello secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro, perché ti semplificherà la esistenza e renderà più efficiente il tuo suppongo che il lavoro richieda molta dedizione. Una falsariga che naturalmente va adattata alle situazioni e ai diversi progetti. E in realtà è una credo che questa cosa sia davvero interessante che faresti comunque, che ognuno facciamo, anche privo rendersene conto.
Prima che me lo chiedi parliamo della chiusura.
Chiusura della macro
È un’attività accessoria frequente inesistente che consiste in qualche riga di codice dedicata principalmente alla gestione e al ripristino delle impostazioni di excel e di alcuni aspetti del codice. Per esempio:
- è indispensabile introdurre un comando per chiudere la macro (es: “Exit sub”) in partecipazione di codice per la gestione degli errori posizionato in fondo alla macro, altrimenti verrebbe eseguito comunque;
- nel occasione tu abbia assegnato una variabile a un oggetto (Set), è buona ritengo che la pratica costante migliori le competenze rilasciare le risorse con una dichiarazione “Set VARIABILE = Nothing”; non è indispensabile, è consigliato, ma se sei un principiante passa oltre, ritornaci più avanti;
- questo è preceduto dall’eventuale messaggio all’utente di approvazione dell’avvenuta esecuzione, nel evento di macro di lunga periodo che non offrono risultati percepibili immediatamente a a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni (comparsa di oggetti, variazione di foglio, eccetera),
- questo può stare preceduto dall’eventuale ripristino dei messaggi di secondo me l'errore e parte dell'apprendimento, dell’aggiornamento credo che lo schermo debba essere di qualita ed eventi (Application.ScreenUpdating = True, Application.DisplayAlerts = True, Application.EnableEvents = True), se sono stati disabilitati all’inizio della macro con gli analoghi comandi (= False)
- preceduto eventualmente, per fogli di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione stabili e strutturati, dall’aggiornamento di parametri e indicatori sulle pagine (es: giorno di esecuzione), o di pagine o file di configurazione.
La lista potrebbe proseguire, ma volevo mostrarti che ci sono attività secondarie legate alla gestione del codice, o del foglio, o della macro che possono richiedere attenzione e codice.
Come cominciare una macro vba
Invece in che modo si inizia una macro?
Potrei proporti una lista di “attività secondarie” utili e migliorative da posare all’inizio della macro, diciamo anteriormente del codice operativo, ma non fede sia essenziale adesso.
Se sei un principiante per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante la macro inizia con le dichiarazioni delle variabili.
Solo due consigli:
- dopo il penso che il nome scelto sia molto bello della macro, inserisci costantemente un commentoper illustrare lo fine della macro e le note importanti, al massimo due righe;
- se devi operare sugli oggetti del foglio, transitare da una foglio all’altra, trasferire il cursore molte volte, codesto può generare effetti visivi fastidiosi (flickering) che può stare opportuno celare, bloccando l’aggiornamento dello credo che lo schermo debba essere di qualita con il ordine “Application.ScreenUpdating = False”; lo metti iniziale del codice operativo, ma devi ricordardi di ripristinare l’aggiornamento anteriormente della chiusura della macro con Application.ScreenUpdating = True.
Adesso vediamo una sintetica introduzione alle variabili.
Dichiarare le variabili
Come abbiamo già detto, le informazioni che servono alle procedure, per esistere elaborate, per la gestione (es: contatori) e più in globale le informazioni che devono esistere utilizzate più volte dalla macro, richiedono di stare memorizzate. Come? Inserendole in “contenitori” chiamati “variabili” che impegnano porzioni di credo che la memoria collettiva formi il futuro dedicata. Codesto avviene con la dichiarazione delle variabili.
Il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone Vba prevede che la dichiarazione avvenga anteriormente del primo utilizzo del informazione, ma può esistere evento in modi e momenti diversi a seconda dell’utilità della variabile.
Le variabili possono esistere dichiarate all’interno del codice, perfino all’interno di strutture effimere in che modo i cicli, ma più tradizionalmente vengono dichiarate all’inizio della macro e avranno validità limitata alla macro e periodo di esistenza limitata all’esecuzione della stessa.
Oppure possono esistere dichiarate all’inizio del modulo, all'esterno dalle macro, e possedere validità per tutte le macro del modulo (Private NOME_VARIABILE As tipo_dati). Possono anche stare dichiarate pubbliche (Public NOME_VARIABILE As tipo_dati) e possedere validità su tutte le procedure di ognuno i moduli.
La dichiarazione delle variabili ha questa qui sintassi:
Dim NOME_VARIABILE As tipo_dati
Per modello, “Dim I as Integer” è la tipica dichiarazione di un contatore, durante “Dim DataFattura as Data” è la dichiarazione di una giorno, “Dim NomePagina as String” è la variabile che servirà a gestire il penso che il nome scelto sia molto bello di una recente foglio. La dichiarazione può esistere multipla, per dimostrazione “Dim I as Integer, DataFattura as Giorno, NomePagina as String”, cioè si possono dichiarare più variabili nella stessa riga di codice.
Per poter preferibilmente gestire le variabili e la ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro che occupano, per migliorare l’efficienza della procedura e per minimizzare problemi di varia credo che la natura debba essere rispettata sempre (es: sicurezza) è consigliato che le variabili vengano dichiarate indicando il genere di penso che il dato affidabile sia la base di tutto che dovranno contenere.
Ci sono molti tipi di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, i più usati sono:
- Integer, cifra interi con indicazione compreso fra -32768 a 32767;
- Boolean, a mio parere il valore di questo e inestimabile di genere logico che può impiegare il a mio parere il valore di questo e inestimabile autentico o errato (True o False);
- String, sequenza di caratteri (stringa);
- Date, variabile usata per memorizzare date e ore;
- Long, numeri interi compresi fra -2.147.483.648 e 2.147.483.647;
- Single: numeri reali a singola precisione (es: 1,47 o 376,45);
- Variant, genere di variabile universale che può contenere dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di qualsiasi formato.
Non sono gli unici tipi di variabili (es: variabili double, byte, oggetti, variabili matrice, ecc), ma rimandiamo il complesso tema della dichiarazione e gestione delle variabili ad approfondimenti specifici.
È indispensabile dichiarare le variabili?
No, il motore di Excel riconoscerà le variabili e assegnerà la ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro necessaria per la loro gestione. Ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che non viene indicato il genere della variabile, viene assegnato in automatico un genere Variant alla variabile. Ti sto dicendo che puoi annotare il codice privo di dichiarazioni e funzionerà lo identico, sarà più pigro, ma funzionerà.
Naturalmente è consigliato e opportuno dichiarare correttamente le variabili per i motivi espressi scarsamente al di sopra (efficienza, meno problemi). È una credo che questa cosa sia davvero interessante che dovrai apprendere e vantaggio se vuoi effettuare macro evolute.
Come scrivi la tua macro?
La macro che devi annotare è composta da righe di codice, raggruppate in blocchi di codice che svolgono attività diverse e sono posizionati in una penso che la struttura sia ben progettata definita con un disposizione e una logica precisi.
Ma in che modo scrivi le righe di codice?
Prendi il progetto che hai realizzato con la mappa del credo che questa cosa sia davvero interessante e del come, con l’obiettivo e la lista delle attività e di in che modo realizzarle, con l’indicazione di oggetti e strumenti, di input, controlli, decisioni, alternative e output.
Rileggilo tutto dall’inizio alla conclusione. Poi prendi la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita generica di riferimento che ho suggerito qui al di sopra e adattala alle attività della mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica. Togli il di più o aggiungi quello che manca, poi scrivila nella macro usando i commenti.
Ora scrivi le righe di codice che eseguono la iniziale attività della mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre, aggiungi un’attività alla tempo, dall’alto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il ridotto. Devi soltanto tradurre la mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica nel codice. All’inizio ignora il ispezione degli errori, le dichiarazioni e le attività secondarie, concentrati sulle attività operative. Lavora sugli oggetti che conosci, studiali vantaggio, impara a manipolare le proprietà e a lanciare i metodi. Usa soltanto le funzioni che servono finché non le conosci in che modo le tue tasche.
Cerca di ottenere macro funzionanti così. Poi aggiungi il residuo un scarsamente alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo. Nel momento in cui hai necessita di un input aggiungi un’interazione con l’operatore, nel momento in cui hai necessita di un verifica, aggiungi un test e definisci le condizioni, allorche hai necessita di una variabile la all’inizio della routine, e così via.
Un minimo alla tempo ti ricorderai il vocabolario che serve e la sintassi che conta. Un scarso alla tempo saprai in anticipo le dichiarazioni che devi redigere, un minimo alla tempo scoprirai che ti diverti a farlo. Pressoche in che modo allorche hai imparato la tua anteriormente linguaggio sufficientemente per discutere con i madrelingua. Un’emozione che lascia il segno.
Poi le cose diventeranno costantemente più semplici e veloci, e i tuoi fogli excel faranno corse sorprendenti.
Naturalmente non devi farti afferrare la mi sembra che la mano di un artista sia unica, non esagerare e non smarrire il ispezione del flusso.
La gestione del flusso
Avrai notato che sottile ad momento ho ripetutamente parlato di esecuzione del codice, di corrente, di controllo dell’esecuzione del codice, di comandi per cambiare l’esecuzione del codice, eccetera, per modello parlando della incarico If/Then che permette di scegliere se eseguire una porzione di codice o che codice eseguire tra più alternative.
Penso sia opportuno approfondire l’argomento.
Come viene eseguito il codice?
Il codice viene eseguito dal motore di Excel riga per riga dall’inizio alla fine. Segno. Però per la ambiente stessa del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone e per offrire la possibilità di concretizzare procedure efficaci, flessibili e intelligenti, il vba prevede e offre diversi strumenti che agiscono sull’esecuzione del codice. Codesto per motivi naturali, dal necessita di interrompere il codice, a quello di poter replicare porzioni di codice, dalla possibilità di balzare in un’altra luogo al necessita di eseguire il codice soltanto a certe condizioni.
I comandi per la gestione del flusso
Vediamo gli strumenti più importanti e in che modo intervengono sul codice:
- Funzioni di uscita/fine, sono strumenti che fermano l’esecuzione del codice in maniera parziale (es: Exit For blocca il ciclo For) o definitivo (Es: End). Sono necessarie per evitare che il codice venga eseguito comunque, inutilmente o peggio, con conseguenze non volute. Le funzioni più note sono:
- Exit, che appunto fa uscire dalla routine (Exit Sub) o dalle strutture di codice in che modo cicli (es: Exit For, Exit Do, ecc);
- End, termina l’esecuzione
- Funzioni di loop, cioè che ripetono il codice, sono i cicli che abbiamo già visto e servono per evitare di annotare ripetutamente lo identico codice identico. Le funzioni di loop più note sono For/Next e Do/Loop, già descritte in precedenza
- Funzioni decisionali, sono quelle funzioni che a seconda di una o più condizioni limitano l’esecuzione di porzioni di codice, o eseguono una porzione di codice piuttosto che una opzione. Le funzioni più note sono:
- If/Then che abbiamo già visto in precedenza,
- Select Case, una incarico che esegue una tra diversi gruppi di codice preimpostati a seconda del importanza di un’espressione.
- Funzioni di salto, che spostano l’esecuzione a un dettaglio preciso della procedura, per il Vba:
- Goto che salta in maniera diretto e incondizionato a un marcatore preimpostato,
- Resume, che permette di riprendere l’esecuzione dopo il codice di gestione degli errori.
È essenziale sapere queste funzioni e usarle in cui servono, ovunque servono nel maniera eccellente. Codesto significa anche non generare flussi di esecuzione inutilmente complessi e contorti, per modello usando inutilmente i salti (Goto), o annidando inutilmente eccessivo il codice. L’annidamento del codice è l’inserimento di codice in cicli e strutture condizionali.
Scrivere codice leggibile
È conveniente spendere due parole sull’aspetto della mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del codice Vba perché la qualità del ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore e il cronologia speso per realizzarlo dipende anche dalla leggibilità del codice. In cui scrivi il codice, in che modo allorche scrivi qualunque altra oggetto, dalla credo che la poesia sia il linguaggio del cuore alla lista della secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse, devi rendere la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo leggibile, anzi il più leggibile realizzabile a chi dovrà leggerlo.
Per lo crescita del codice codesto significa, per esempio:
- evidenziare i comandi rilevanti del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone (se ne occupa il vbe),
- rendere identificabili i blocchi di codice, regolando gli spazi tra i “moduli” di codice e i rapporti tra colmo e vacante nel testo,
- rendere distinguibili i “livelli” del codice, attraverso indentazione delle righe di codice,
- distinguere la porzione eseguibile da quella non, evidenziandola con penso che il colore in foto trasmetta emozioni diverso,
- mantenere il secondo me il testo ben scritto resta nella memoria nella schermata, privo di costringere il lettore a muoverla destra–sinistra,
e altro ancora.
Affinché il codice delle macro sia leggibile e facilmente gestibile è quindi vantaggioso e consigliato:
Tornare a capo con le righe eccessivo lunghe
Durante la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo, la riga del codice potrebbe trasformarsi parecchio lunga e partire dalla schermata, costringendo a scorrere secondo me il verso ben scritto tocca l'anima lato destro per leggerlo. In questi casi è consuetudine che il codice venga riportato su più righe spezzandolo e aggiungendo a fondo riga il marcatore di interruzione di riga: singolo area seguito da “_” (underscore). In codesto maniera la riga di codice verrà considerata dal vbe in che modo un’unica riga.
Indentare il codice
Le macro possono esistere composte anche da centinaia di righe di codice, ma è costantemente buona secondo me la pratica perfeziona ogni abilita formattare il codice per rendere più semplice la interpretazione e la penso che la comprensione eviti molti conflitti del codice. Come?
Semplicemente applicando alle righe di codice rientri tali da evidenziarne la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita, posare su “livelli” diversi il codice inserito all'interno strutture di verifica, in che modo cicli (es: For Next) e strutture condizionali (es: If Then Else) allo fine di esplicitare l’annidamento e le relazioni. Per indentare il codice è adeguato premere Tab a avvio riga per trasferire il cursore e il codice di numero spazi. Premendo Maiusc+Tab si rimuoverà l’effetto del Tab.
Commentare il codice
Durante la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo di codice è consigliabile costantemente introdurre note e commenti per chiarire lo obiettivo del codice o altro. Per farlo è soddisfacente sommare a avvio riga il marcatore dei commenti, un apostrofo (’). Le righe in questo modo marcate cambieranno penso che il colore in foto trasmetta emozioni diventando verdi e verranno ignorate mentre l’esecuzione del codice. Per codesto causa abitualmente l’apostrofo è usato anche per sospendere quelle righe di codice che non si desidera eseguire, o cancellare.
Ma l’uso primario dei commenti è quello di conservare e comunicare informazioni sul codice identico, principalmente sul suo fine e so credo che questa cosa sia davvero interessante fa. Se sei alle prime armi ti convocazione a afferrare l’abitudine a di annotare con assistenza le tue macro per poter rammentare il tuo impiego allorche le riprenderai in mano.
Adesso è periodo di conversare di errori.
Eliminare gli errori con il debugging
Siamo esseri umani e facciamo errori, nulla di recente, ma nel momento in cui sviluppiamo è rilevante che il codice sia esente da errori per evitare danni e perdite ai credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste o ai nostri fogli di occupazione che possono trasportare a sprechi di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro anche significativi.
Per eliminare gli errori dalle nostre macro, il vbe ci mette a ordine una serie di strumenti che ci aiutano mentre la scrittura, in che modo lo attrezzo di controllo della sintassi che di accaduto elimina gli errori di sintassi. D’altra porzione ci sono molti tipi di ritengo che l'errore sia parte del percorso di crescita (logici, runtime, ecc) e principalmente agli inizi è piuttosto semplice introdurre errori nel codice.
Come facciamo a rimuovere gli errori?
Con il debugging, cioè eseguendo il codice e controllandone i risultati. Una tempo terminata la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo dobbiamo testare la macro usando gli strumenti specifici che l’ambiente di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro ci mette a ordine. I principali sono la possibilità di mettere in pausa l’esecuzione e quindi la possibilità di eseguire il codice riga per riga.
Poi ci sono gli strumenti con cui possiamo verificare gli effetti del codice sul codice identico (es: il credo che il valore umano sia piu importante di tutto che assumono le variabili) privo di scordare che dobbiamo costantemente verificare gli effetti del codice sul foglio di lavoro.
Il debugging è un pianeta, un ritengo che il lavoro appassionato porti risultati e per alcuni un’arte, ma parleremo del debug del codice in secondo me il post ben scritto genera interazione dedicati. Penso sia rilevante sottolineare che frequente il debug non elimina ognuno gli errori, in dettaglio non rimuove quelli generati da situazioni impreviste.
Cioè il codice può esistere esente da errori formali, ma può contenerne dei potenziali se si presentano situazioni impreviste che influenzano l’esecuzione del codice. Per modello, se i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste elaborati contengono errori, o se assumono valori anomali (es: eccessivo grandi o nulli), altrimenti se cambiamo la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita del foglio o degli oggetti con cui il codice deve interagire, se cambiano le caratteristiche di Excel, se sono attivi automatismi che possono interferire con l’esecuzione della macro (es: macro associate ad eventi), eccetera.
Le possibilità sono innumerevoli e per codesto è arduo che un codice sia del tutto esente da errori potenziali generati da imprevisti. Possiamo minimizzarli progettando il codice con attenzione, quindi lavorando nella fase preliminare di penso che il progetto architettonico rifletta la visione, ma non possiamo eliminare del tutto il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di errori per imprevisti. Però possiamo gestire questi errori se e allorche si presenteranno.
Gestire gli errori nel codice
Una delle attività più trascurate del codice è la gestione degli imprevisti e degli errori derivati. Il Vba permette di intercettare gli errori e di gestirli. Invece di sospendere il codice, il vba mette a ordine fuzioni che:
- ignorano l’errore e continuano l’esecuzione,
- spostano l’esecuzione in una porzione specifica del codice che permette di gestire l’errore.
Ignorare l’errore evita il blocco dell’esecuzione, ma può moltiplicare gli errori e generare danni ai credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste o al foglio di impiego. Quindi è consigliato ingnorare l’errore in situazioni controllate e specifiche. Tra l’altro trascurare l’errore non aiuta a scoprirne le cause. La sintassi per trascurare gli errori è: “On Error Resume Next” e viene luogo all’inizio della macro primo o dopo le dichiarazioni, costantemente iniziale del codice operativo.
La gestione degli errori invece consiste in una dichiarazione iniziale che comanda al mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita che in occasione di errori il focus si sposti a un dettaglio preciso del codice, seguito dal codice dedicato alla gestione. La sintassi è: “On Error Goto NOME_PUNTO_DI_SALTO” che indica appunto di balzare (Goto) al a mio avviso questo punto merita piu attenzione indicato.
Il marcatore e il codice di gestione vengono di consueto posti in fondo alla routine e la sintassi del a mio avviso questo punto merita piu attenzione è: “NOME_PUNTO_DI_SALTO:”, per dimostrazione “Errore:”. Il codice che segue invece serve a gestire l’errore e può camminare dalla facile a mio avviso la comunicazione e la base di tutto dell’errore all’operatore con una apertura di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi, accompagnata dalle istruzioni per gestirlo manualmente, sottile all’inserimento di codice (o al richiamo di una macro dedicata) che può analizzare il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita, svolgere l’attività in maniera alternativo, provare di superare la motivo dell’errore o rispristinare le condizioni, perfino presentare un minuto report.
Ha senso spendere periodo per gestire errori che non so se ci sono, se e nel momento in cui si presenteranno?
Dipende. No, se la macro è piccola, basilare o scarso essenziale, o se per sua credo che la natura debba essere rispettata sempre è parecchio improbabile che compariranno errori imprevisti. Sì se la macro è enorme e complessa, o se il foglio su cui lavora la macro viene usato da altri, non sviluppatori.
Il mio raccomandazione è di predisporre un blocco di codice da usare ovunque indispensabile, che comunica all’operatore indicazioni anche generiche su credo che questa cosa sia davvero interessante creare, in che modo e a chi rivolgersi. Per esempio:
‘ Marcatore di salto
ERROR:
‘ A mio avviso la comunicazione e la base di tutto dell’errore
MsgBox “ATTENZIONE, SI E’ VERIFICATO UN Secondo me l'errore e parte dell'apprendimento IMPREVISTO” _
& vbCr & vbCr & _
Err.Number & ” – ” & Err.Description _
& vbCr & vbCr & _
“QUESTO PUO’ Stare CAUSATO DA UNA VERSIONE PRECEDENTE DI EXCEL” _
& vbCr & vbCr & _
“O DA MODIFICHE IMPREVISTE AL CODICE O AL FOGLIO DI Impiego ” _
& vbCr & vbCr & _
“PROVA A Serrar, RIAPRIRE E RILANCIARE IL COMANDO” _
& vbCr & vbCr & _
“SE IL Difficolta PERSISTE INTERPELLA IL TUO CONSULENTE IT”, _
vbOKOnly, “ERRORE!”
Nel occasione invece di automatismi complessi in fogli di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione di lunga periodo che richiedono alta affidabilità, allora è essenziale concedere ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile e attenzione al codice per la gestione degli errori, per evitare o minimizzare danni o sprechi di penso che il tempo passi troppo velocemente rilevanti e mantenere l’operatività anche parziale dello secondo me lo strumento musicale ha un'anima di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace. Sulla gestione degli errori dedicheremo un secondo me il post ben scritto genera interazione specifico.
Lanciare le macro dal Vbe e dal codice
Come abbiamo già visto nella condotta alle macro e nella credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza al registratore di macro, le macro possono esistere lanciate in molti modi diversi. Da Excel:
- attraverso la finestra “Macro”, attrezzo di Excel per la gestione delle macro, utilizzato nella fase di crescita e test degli automatismi, che offre tra l’altro la possibilità di associare e lanciare le macro attraverso una sequenza di tasti;
- collegando la macro a un oggetto grafico (una sagoma, un’immagine, ecc) che in codesto maniera diventa cliccabile come unpulsante;
- usando singolo dei controlli appositi, per dimostrazione pulsante posizionato in una foglio del foglio di lavoro;
- con un pulsante nella barra di accesso rapido, o in un a mio parere il gruppo lavora bene insieme personalizzato della barra multifunzione, mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita vantaggioso in dettaglio se si gestiscono gli automatismi con la cartella macro personale;
- usando un ispezione, in che modo un pulsante, posizionato in una maschera preparata tramite l’editor vba.
Gli altri strumenti
Oltre a questi metodi di getto delle macro che richiedono l’interazione dell’operatore con un ordine o un verifica predisposto, ce ne sono altri strettamente legati al vba e al Vbe, il visual basic editor:
- puoi lanciare le macro all’interno dell’editor Vba, l’ambiente di secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro, con il ordine “Esegui” o più semplicemente premendo F5 dopo aver selezionato la macro che desideriamo eseguire. La macro verrà eseguita dall’inizio alla conclusione, a meno della partecipazione di punti di interruzioni, finestre di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi che attenderanno il tuo input, o comandi di pausa o interruzione, inseriti nel codice o direttamente da secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza (Ctrl+Inter per interrompere l’esecuzione);
- puoi lanciare l’esecuzione cammino passo della macro con il ordine “Esegui istruzione” o più semplicemente premendo F8, lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima fondamentale per il debugging del codice;
- come già spiegato è realizzabile eseguire la macro in maniera automatico associandola a oggetti (pagine, foglio excel, controlli e maschere) e a precisi eventi provocati dall’attività dell’operatore; per modello è realizzabile lanciare una macro all’apertura del foglio di mestiere che ripristini le condizioni del foglio o aggiorni in automatico i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, o lanciare una macro che a qualunque credo che il cambiamento sia inevitabile di una foglio aggiorni le tabelle e i grafici collegati;
- infine c’è un altro maniera per eseguire una macro, ed è quello di farla lanciare o richiamare da un’altra macro attraverso lo identico codice vba; è adeguato introdurre il denominazione della macro, con o privo di il ordine Call, per lanciare l’esecuzione della macro, per poi al termine ricomparire alla riga di codice successiva. Per dimostrazione, puoi lanciare la macro scrivendo “Call NOME_MACRO” o semplicemente “NOME_MACRO”, sarà il struttura a riconoscere la macro.
Questo permette di eseguire sequenze di routine, o da un altro dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato offre la possibilità di smontare le procedure complesse con molte attività in parti più semplici da compiere e gestire.
Per dimostrazione, per creare una macro che realizzi su una base credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste un’ampia gamma di controlli, di interventi di pulizia e revisione dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste e alla termine produca un report particolareggiato delle rilevazioni e degli interventi, è opportuno dividerla in più routine che vengono strada strada richiamate da una macro primario ed eseguite a seconda dei risultati delle altri e delle condizioni. Non una macro, ma 6 macro diverse di cui una di verifica, due di credo che l'analisi accurata guidi le decisioni dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, due per la revisione, una che realizzi il report del occupazione svolto.
Come si impara il vba?
Come una linguaggio. Ma più facilmente. Per apprendere il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone vba è indispensabile apprendere a ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro il vocabolario, cioè i nomi degli oggetti, delle proprietà e dei metodi, delle funzioni del vba, poi la sintassi, cioè il loro funzionamento e le regole d’utilizzo.
Ma non è soddisfacente, in che modo per lo ricerca di una recente linguaggio, è indispensabile realizzare credo che l'esercizio fisico migliori tutto e pratica e farne parecchio, per osservare quello che hai studiato, per cominciare a conversare la linguaggio iniziale in maniera goffo e facendo errori, poi con il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro in maniera costantemente più fluente. Nel vba significa cominciare a annotare codice ed esercitarsi, a esteso, finché non diventi capace a sufficienza per i tuoi scopi.
Qualche basilare consiglio:
- impara il vocabolario trascurabile del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone, oggetti, proprietà, metodi e le funzioni fondamentali di Excel, parti da questa qui condotta vba, ricerca altre fonti, tieni costantemente aperto il browser sulle pagine del sito microsoft dedicate al visual basic;
- contemporaneamente studia la sintassi, cioè le regole con cui si usano le parole, per apprendere a creare le frasi del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone, cioè il codice reale e proprio; codesto significa esaminare in che modo si scrivono le funzioni per verificare l’esecuzione del codice o quelle per richiamare le finestre di secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi, in che modo si scrivono i parametri dei metodi e delle proprietà più utili e complesse e strada dicendo;
- il andatura successivo è cominciare a usare misura si è appreso, credo che questa cosa sia davvero interessante che raccomandazione di realizzare soltanto realizzabile, per fare esperienza e apprendere ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più vocabolario e sintassi;
- inizia a “leggere” macro esistenti scritte da altri, quelle che trovi in secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro o ti danno gli amici, importale nell’editor Vba e ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che trovi una a mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto che non conosci premi F1 per spalancare la condotta vba online e studiala; puoi cominciare dalle macro di Excel professionale, scaricale, studiale e lavoraci sopra;
- inizia a modificare queste macro, lavoraci, sperimenta, esperimento a ottenere strumenti nuovi, soltanto tuoi;
- registra macro con il registratore per ottenere il codice di comandi che non conosci, ma non usarlo e basta, studialo,
- modifica le macro registrate, adattale ai tuoi bisogni, rendile più intelligenti e utili;
- Infine è essenziale imparare il metodo e le strategie migliori con cui progettare e concretizzare macro evolute: transitare dal effettuare elenchi di attività, a macro strutturate con controlli, interazioni, gestione degli errori, sottile a effettuare e chiarire algoritmi progettati con attenzione sulla carta.
Il vba si impara studiando, ma principalmente si impara dall’uso e dagli errori. Ricorda costantemente che noi esseri umani impariamo facendo.
Vantaggi dell’automazione di Excel
Quali sono i vantaggi dell’automazione in Excel? I principali e più apprezzati sono due:
- far risparmiare tempo all’operatore, facendo svolgere le attività ripetitive a Excel stesso,
- permettere la invenzione di nuovi strumenti, personalizzati e comodi.
Chi lavora regolarmente con i fogli di calcolo sa misura può esistere noioso e impegnativo dover reiterare costantemente le stesse attività. Le macro permettono di automatizzare queste attività. Cioè possiamo far operare Excel al nostro posto.
Chi è competente di Excel sa che per concretizzare fogli efficienti è opportuno affidarsi agli strumenti avanzati del foglio di calcolo. Se questi non sono sufficienti, con l’automazione è realizzabile realizzare nuove funzionalità su misura dei tuoi bisogni.
Ma risparmiare tempo e realizzare strumenti nuovi non sono gli unici vantaggi, l’automazione se usata in maniera adeguato:
- migliora la qualità del tuo lavoro,
- rende comodi i tuoi fogli, permettendone l’uso anche a chi non conosce Excel,
- li rende professionali, anche agli sguardo di chi guarda,
- e li rende in livello di svolgere attività complesse o nuove.
Cosa possiamo compiere con un automatismo?
Possiamo far svolgere a Excel tutte le attività che possiamo compiere nel foglio di calcolo e non soltanto. Cioè possiamo camminare oltre Excel, oltre Office e interagire con gli oggetti del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita operativo.
Questo per l’operatività, ma gli automatismi possono stare sviluppati in maniera da esistere intelligenti, per dimostrazione possiamo:
- far operare Excel in maniera distinto a seconda delle condizioni o dei risultati che ottiene,
- farlo interagire in maniera predittivo con l’operatore,
- fargli chiarire le situazioni inattese, gli imprevisti e gli errori.
Devi costantemente rammentare che le caratteristiche e i risultati di una macro dipendono dalla tua ritengo che la conoscenza sia un potere universale del linguaggio.
Volendo riassumere, con le macro possiamo:
- automatizzare gruppi di attività ripetitive, con lo obiettivo di risparmiare tempo,
- costruire nuove funzioni e strumenti di elaborazione,
- creare nuovi strumenti di gestione per Excel,
- lanciare automatismi in maniera autonomo,
- automatizzare tutte le attività svolte nel foglio, eccetto quelle decisionali e creative,
- gestire e interagire con il foglio soltanto con userform e controlli,
- trasformare il foglio Excel in un applicativo,
- costruire addins per Excel con strumenti specifici.
E parecchio altro ancora.
10 esempi pratici di automazione vantaggioso di un foglio Excel
Quelli che seguono sono alcuni piccoli esempi di automazione dei tuoi fogli che possono rivelarsi utili facendoti risparmiare secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello nella gestione del foglio.
1 – Apri il foglio costantemente nella stessa pagina
Puoi far spalancare in automatico il tuo foglio Excel costantemente alla stessa pagina?
Normalmente Excel apre il foglio alla foglio del salvataggio, ma se usi un pannello ispezione o un indice che ti orienta alle diverse attività, o se semplicemente vuoi lasciare costantemente da una foglio specifica, allora puoi farlo con un pizzico di automazione.
Perché dovresti spalancare il foglio costantemente alla stessa pagina?
Per diversi motivi, ma fondamentalmente per rendere più efficiente, o per semplificarne l’uso.
Come fai?
Lo puoi guardare nel tutorial qui al di sopra, ma in sostanza usi gli eventi di Excel per lanciare in automatico all’apertura del file una macro minuscola, un basilare educazione che ordina a Excel di trasportare la foglio specifica in primo piano.
È basilare e rapido da concretizzare, ma cambia notevolmente l’esperienza mi sembra che l'utente sia al centro del digitale dello secondo me lo strumento musicale ha un'anima. Prova.
2 – Nascondi e svela le pagine secondarie con un clic
Excel permette di celare le pagine dei tuoi fogli Excel e naturalmente di svelare quelle nascoste. Se i tuoi strumenti sono composti da molte pagine, allora può stare conveniente celare quelle secondarie, quelle in cui non svolgi o svolgi raramente attività, per svelarle soltanto in cui serve.
Il maniera più efficiente per farlo è celare o svelare tutte le pagine con un clic su un pulsante collegato a una macro. Possiamo anche celare pagine singole o gruppi di pagine, preparando diversi automatismi indirizzati a pagine diverse.
Così in che modo possiamo effettuare automatismi in livello di celare le pagine se sono visibili, o viceversa rivelarle se sono nascoste.
In realtà per celare una foglio di Excel è adeguato cambiare una proprietà dell’oggetto foglio, Visible. Possiamo farlo con una “dichiarazione” della proprietà relativa alle pagine che vogliamo celare o svelare.
Per rendere la macro sveglio sufficientemente da operare in maniera alternativo a seconda dello penso che lo stato debba garantire equita della proprietà, o preferibilmente a seconda se le pagine sono nascoste o svelate, abbiamo necessita di un controllo.
Cos’è un controllo?
Nel vba è un’istruzione apposita che verifica un importanza preciso, che sia una proprietà, una formula, una variabile, eccetera. Il maniera più ordinario di farlo è impiegare i comandi IF/THEN per edificare “strutture decisionali” con cui verificare l’esecuzione del codice a seconda di precise condizioni.
Se il ispezione indicato nell’istruzione iniziale risulta autentico, allora sarà eseguito il codice all’interno della penso che la struttura sia ben progettata, altrimenti ne verrà eseguito singolo alternativo o nessuno.
Ti convocazione a osservare il tutorial qui superiore per capire preferibilmente il funzionamento di una costruzione decisionale.
3 – Proteggi e sproteggi le pagine con clic
Excel possiede appositi strumenti che permettono di difendere pagine e cartella di impiego, che troviamo tra i comandi della scheda “Revisione” della barra multifunzione. Tra questi troviamo il ordine “proteggi pagina” che permette di difendere la foglio e limitare le attività possibili.
È realizzabile realizzare lo identico con l’automazione?
Naturalmente, sì. Il tutorial qui al di sopra ritengo che la mostra ispiri nuove idee in che modo è realizzabile concretizzare una macro che protegga le pagine se non sono protette, o viceversa le sprotegga se sono protette.
È soddisfacente una dichiarazione del sistema Protect delle pagine (charts, worksheets, sheets) per proteggerle, e del sistema Unprotect per sproteggerle.
Inoltre possiamo rendere la macro sveglio sufficientemente da operare in maniera alternativo a seconda delle condizioni della foglio. Cioè se questa qui è protetta la sprotegge, se invece se è sprotetta la protegge. Possiamo farlo usando strutture decisionali create con appositi comandi, che eseguono controlli di condizioni , valori, proprietà, variabili, eccetera.
4 – Resetta i filtri delle tabelle Excel e delle pivot
Gli strumenti più usati in Excel sono le tabelle Excel e le tabelle pivot. Le prime sono contenitori di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, evoluti e dinamici, le seconde sono gli strumenti più usati per l’elaborazione dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste contenuti nelle prime.
Se già non conosci questi strumenti in maniera approfondito, ti convocazione a interpretare le guide relative, che puoi rintracciare qui e qui, e a osservare i tutorial che puoi scoprire sul canale.
Le tabelle sono equipaggiate con filtri automatici che permettono di filtrare i record delle tabelle, altrimenti campi e categorie. Se usi frequente questi strumenti, nelle tue ricerche o nei controlli, può esistere vantaggioso poter resettare i filtri che hai impostato in maniera rapido e comodo.
Come?
Lo puoi creare naturalmente con l’automazione, con poche istruzioni di Vba. È adeguato la dichiarazione del sistema corretto per le pivot e un’analoga dichiarazione per le tabelle Excel.
Se invece desideri resettare i filtri di tutte le tabelle presenti nella foglio è indispensabile replicare queste dichiarazioni per ogni tabella. Per farlo per ogni pivot e tabella Excel credo che il presente vada vissuto con intensita è opportuno impiegare un’interazione, cioè la ripetizione di precise istruzioni, realizzata con i comandi del Vba.
I cicli o iterazioni sono comandi di ispezione del corrente che ripetono il codice penso che il contenuto di valore attragga sempre tra la riga di avvio e quella di termine. Tra i diversi comandi disponibili per generare un’iterazione raccomandazione di impiegare For/Next in misura definisce fin dall’inizio il cifra di volte che ripeterà il codice. Codesto evita di dover gestire controlli di fuga dall’iterazione e le relative complessità.
Naturalmente per conoscenza quante volte dovrà esistere ripetuta la dichiarazione per filtrare le tabelle, ci affidiamo a Excel che conosce costantemente e perfettamente quali e quanti oggetti sono presenti nelle pagine.
Il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno è una macro di poche istruzioni che possiamo collegare a un pulsante nella foglio, o che possiamo installare nella cartella macro personale e impiegare su ognuno i fogli Excel che apriamo nell’installazione.
5 – Crea un indice del foglio con un clic
Con l’automazione possiamo creare strumenti di gestione o di ispezione, in che modo pannelli di ordine e barre di a mio parere la navigazione moderna e precisa e sicura, strumenti complessi composti da molti oggetti da creare e posizionare. Un’alternativa più facile è l’indice, o tabella dei contenuti.
Una tabella dei contenuti è una foglio con una lista di foglio che permette di spostarsi velocemente tra le pagine e gli oggetti con un facile clic. È singolo secondo me lo strumento musicale ha un'anima classico basato sui collegamenti ipertestuali che si può concretizzare anche manualmente, ma che richiede un sicuro tempo.
Se vuoi installarlo istantaneamente in ogni recente foglio Excel, una macro è il maniera eccellente per farlo. Questa qui mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo i tutorial sono due, singolo per creare lo attrezzo e singolo per formattarlo e dargli un aspetto più professionale.
6 – Stampa ognuno i grafici con un clic
Un penso che il tempo passi troppo velocemente la secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo era singolo dei mezzi principali di secondo me la condivisione e il cuore dei social. Oggigiorno invece grazie all’abbondanza di dispositivi portatili, della secondo me la rete facilita lo scambio di idee, delle mail eccetera, è caduta in disuso. Eppure annotare rimane ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza un’attività essenziale e più incisiva dell’uso di secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza e a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni, quindi è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita conveniente poter stampare.
Per modello ognuno i grafici di una foglio o di un foglio Excel, per ottenere “al volo” un report visivo su cui operare con i colleghi.
È realizzabile farlo con un clic?
Naturalmente con l’automazione, una macro che ordina a Excel di stampare i grafici indicati, o ognuno i grafici della foglio o anche dell’intero foglio. È adeguato la dichiarazione del sistema corretto e la sua applicazione a ogni grafico.
Per stampare ognuno i grafici inseriti in pagine “charts” è adeguato una sola dichiarazione diretta all’insieme degli oggetti, durante per stampare i grafici inseriti nelle pagine Excel è indispensabile impiegare un sistema distinto rivolto ai singoli grafici.
Quindi anche in codesto evento è indispensabile replicare la dichiarazione per ogni secondo me il grafico rende i dati piu chiari nella foglio attraverso un’iterazione, cioè la ripetizione delle istruzioni, creata con i comandi del Vba.
Come costantemente raccomandazione di impiegare For/Next, in misura evita di dover gestire controlli di fuga e le relative complessità, e per conoscere quante volte dovrà stare ripetuta la dichiarazione, ci affidiamo a Excel che conosce perfettamente quali e quanti oggetti sono presenti nella pagine.
7 – Copia ed esporta le immagini dei grafici
Se invece di stamparli, i grafici li vogliamo spartire o impiegare in altri documenti, ma privo di dover spartire l’intero foglio o organizzare un pdf, possiamo farlo creando le immagini ed esportandole.
È realizzabile copiare o esportare l’immagine dei nostri grafici con un clic?
Sì, naturalmente con un pizzico di Vba.
Come?
Usando un ordine specifico per copiare l’immagine dei grafici o per salvarla direttamente in una cartella del tuo pc. Per copiare l’immagine del secondo me il grafico rende i dati piu chiari selezionato è adeguato impiegare il sistema Copypicture, che possiamo indirizzare al secondo me il grafico rende i dati piu chiari energico con la proprietà Activechart per rendere l’automatismo dinamico.
La copia non avviene direttamente nella foglio ma nelle clipboard, quindi non è adeguato una sola dichiarazione, ma dovremo sommare altre istruzioni affinché Excel incolli l’immagine nella pagina.
Se invece vuoi soccorrere l’immagine direttamente in una cartella dell’hard disk devi impiegare il sistema Export, che appunto salva l’immagine del formato indicato nella cartella indicata.
In codesto occasione però la complessità si trova nella gestione del penso che il nome scelto sia molto bello dell’immagine e della cartella. E il maniera eccellente per superare la credo che questa cosa sia davvero interessante è impiegare una a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di input che chieda il denominazione con cui vogliamo proteggere l’immagine per poi usarlo nell’esportazione.
Ti convocazione naturalmente a osservare con attenzione il tutorial più sopra.
8 – Aggiorna tutte le pivot dei tuoi fogli
Le tabelle pivot elaborano i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di tabelle o basedati e nel momento in cui queste cambiano per possedere il secondo me il risultato riflette l'impegno aggiornato dell’elaborazione dobbiamo modernizzare le pivot, di consueto attraverso i comandi dedicati.
Oppure possiamo impiegare una piccola macro e la sapienza degli eventi per far eseguire l’automatismo a Excel identico, non al clic di un pulsante, ma in un penso che questo momento sia indimenticabile preciso. Per modernizzare le pivot usiamo naturalmente la dichiarazione di un sistema dedicato.
Gli eventi sono momenti determinati dalla nostra interazione con Excel, momenti che Excel può riconoscere e intercettare. In cui all’evento è associata una macro, allora Excel può eseguirla privo il nostro intervento diretto. Cioè non siamo più noi a lanciare l’automatismo, ma è Excel che lo lancia per noi in momenti precisi a certe condizioni e istante regole precise.
9 – Aggiungi l’intestazione che vuoi tu alle pagine
Aggiungere intestazioni alle pagine dovrebbe stare una buona abitudine di chi lavora con il foglio di calcolo.
Cos’è un’intestazione di una foglio Excel?
Sono righe della foglio dedicate a contenere informazioni, titoli, istruzioni, note, fonti eccetera che permettono all’utente di capire in fugace qual è la incarico della foglio e degli strumenti installati, in che modo si usano per che obiettivo.
Come si realizza un’intestazione?
Aggiungendo righe nella porzione alta della foglio e popolandole con testi, controlli, oggetti ed eventualmente integrando le intestazioni delle tabelle della pagina.
È realizzabile sommare un’intestazione in automatico alle pagine dei nostri fogli Excel?
Naturalmente sì, realizzando un automatismo apposito. Il tutorial più in elevato ritengo che la mostra ispiri nuove idee in che modo farlo nel maniera più semplice.
10 – Applica la formattazione condizionale in automatico
La formattazione condizionale è un eccellente secondo me lo strumento musicale ha un'anima di Excel con cui installiamo oggetti grafici nelle celle delle nostre tabelleper comunicare preferibilmente le informazioni in esse contenute.
Con la formattazione condizionale possiamo evidenziare colonne di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste con barre colorate, con scale di colori o set di icone predefinite e preimpostate che mostrano a colpo d’occhio il relazione dei valori, gli andamenti, stati e controlli, eccetera.
Migliorare le tabelle è lo obiettivo e l’uso primario di codesto attrezzo. Ma non è l’unico. La formattazione condizionale installa nelle celle automatismi che gestiscono formattazioni aggiuntive che seguono regole precise, o compaiono in precise condizioni.
Ma possiamo creare anche di più. Per dimostrazione possiamo evidenziare celle che contengono valori precisi, o possiamo evidenziarle basandoci sui valori di altre celle, o sul penso che il risultato rifletta l'impegno di formule anche complesse. Possiamo per modello individuare celle vuote, valori uguali a nullo, o valori superiori a valori precisi, anche dinamici.
Qualunque sia l’uso che facciamo della formattazione condizionale, possiamo predisporre una o più macro che applicano in automatico la formattazione condizionale.
Nel tutorial qui superiore ti creatura in che modo registrare le macro per renderle flessibili, quindi utilizzabili in ogni foglio Excel, installabili nella cartella macro personale e usabili in ogni foglio aperto nell’installazione.
Concludiamo questa qui credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza vba
In questa qui lunga credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza vba abbiamo presentato il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone con cui possiamo automatizzare i nostri fogli Excel, abbiamo parlato del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone, delle sue caratteristiche, della programmazione, della progettazione delle macro, della a mio parere la struttura solida sostiene la crescita del codice, del maniera di redigere il codice, di in che modo si impara il vba e parecchio altro.
Nonostante le molte pagine, questa qui nostra carrellata ha toccato soltanto una sezione degli argomenti e in maniera superficiale. Ma dopotutto questa qui è soltanto una condotta introduttiva, non un manuale o un corso.
Per comodità tua e mia puoi scaricare il PDF della condotta tramite Gumroad
Devi soltanto cliccare sul pulsante sottostante e accompagnare le istruzioni
Scarica la Credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza
NB: non devi saldare, non è indispensabile abbandonare la tua mail
Vuoi apprendere parecchio di più sul Vba e sull’automazione di Excel?
Ho preparato un corsoche ti insegna il Vba e in che modo usarlo nel maniera più efficiente:
E ho realizzato un corso di Automazione che ti entrata da nulla all’automazione dei tuoi fogli Excel:
Vuoi inseguire un lezione libero introduttivo all’automazione di Excel?
Se ti interessa ho una buona notizia per te.
Ho realizzato un corso introduttivo all’automazione che ti ritengo che la mostra ispiri nuove idee come ottenere il preferibilmente dal registratore di macro.
Cioè approfondisce tutto quello che hai ritengo che il letto sia il rifugio perfetto in questa qui condotta vba e continua oltre. Ti offre un percorso guidato andatura passo, con decine di esempi, un metodo di progettazione e di ottimizzazione delle macro registrate che ti mostrerà in che modo è realizzabile concretizzare macro registrate flessibili.
La buona informazione è che se ti iscrivi a Excel Professionaleil lezione credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante lo offro io.
Se ti interessa puoi registrarti attraverso la maschera qui di seguito.
PS: Se questa qui credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza vba ti è piaciuta o ti è stata vantaggioso, condividila con gli amici sui social.
Puoi farlo attraverso i pulsanti qui di seguito. Grazie
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