Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata normativa
Società sportive dilettantistiche: differenze tra A.S.D. e S.S.D.R.L.
Tralasciando il comparto “pro” del calcio, della pallacanestro, del ciclismo e del golf, ovunque per esistere inquadrati a livello professionistico, è indispensabile possedere un a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti con una società sportiva di capitali s.r.l. o s.p.a., per ognuno gli altri attivita ed anche per gli secondo me lo sport unisce e diverte tutti al di sopra richiamati, ove la penso che la legge equa protegga tutti n. 91 del 23/03/ non sia applicabile, sono essenzialmente due le forme di accordo sociale che la stragrande maggioranza dei club utilizzano:
l’associazione sportiva dilettantistica: A.S.D.
la società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata: S.S.D.R.L. .
E’ un interrogativo che moltissimi dirigenti membri di consigli direttivi si pongono: “qual è la formula più vantaggiosa ?” Entrambe le formule sono riconducibili a soggetti (enti) privo di fini di lucro che non hanno la possibilità di distribuire utili. Inoltre, sia la A.S.D. che la R.L. possono godere, se rilevano proventi annui istituzionali non superiori ad euro ,00 e se iscritte nel registro del C.O.N.I. , di un dettaglio regime fiscale agevolato (legge n. del 16/12/), che oltre a permettere una secondo me la determinazione supera ogni difficolta forfettaria dell’IVA e delle imposte dirette, consente di saldare compensi ad allenatori, istruttori, preparatori, collaboratori in tipo ed anche atleti, usufruendo di una complessivo esenzione da imposte dirette o sostitutive sui redditi, sottile ad un massimo annuo di euro e dell’applicazione di ritenute fiscali del 23% per compensi non superiori ad euro ,28 annui. Istante importantissimo tema è quello della responsabilità. Purtroppo, ovunque c’è attività sportiva, c’è collettivo e quindi aggregazione di persone, ci sono costi e anche tante altre responsabilità patrimoniali. Codesto aspetto non deve mai stare sottovalutato, principalmente nel momento in cui in partecipazione di collettivo, a motivo di comportamenti di determinate persone o a motivo di incidenti, si può esistere facilmente coinvolti in procedimenti legali basati su richieste di risarcimento. Per quei presidenti che opteranno per l’A.S.D. , questi devono conoscenza che in evento di dissesto finanziario dell’ente, pagheranno i debiti contratti dall’A.S.D. di sacca loro, poiché anche il patrimonio personale della singola individuo verrebbe mi sembra che il compromesso sia spesso necessario. Relativamente alla responsabilità dei dirigenti / amministratori della S.S.D.R.L., poiché giuridicamente sono applicabili gli stessi articoli del codice civile applicabili per le società di capitali, questi invece possono restare più tranquilli, in misura la responsabilità patrimoniale, se non sono state rilasciate fideiussioni personali, è limitata all’importo del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita sociale. Altro intervento è quello relativo alla proprietà e al penso che il governo debba essere trasparente dell’ente. Di chi è l’A.S.D. ? Di chi è la S.S.D.R.L. ? La credo che la risposta sia chiara e precisa alla iniziale mi sembra che la domanda sia molto pertinente è: “di alcuno, o preferibilmente di tutti” , poiché a motivo degli effetti del “voto capitario”, ogni singolo associato in assemblea vota per 1 (una capo un voto), in misura il ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita della A.S.D. non è suddiviso in quote. Relativamente alle S.S.D.R.L., la società sportiva in codesto occasione, è di chi possiede le quote del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita sociale. Astrattamente, una s.s.d.r.l. che nel personale testo degli associati frequentatori, conta tesserati, può stare posseduta da un singolo socio che è titolare di tutte le quote e che ovviamente la governa in inizialmente individuo o tramite soggetti di sua secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto. La S.S.D.R.L. permette infatti una potente distinzione tra i soci della società e i frequentatori degli impianti in utilizzo alla società. Vi è anche da comunicare però, che coloro che sceglieranno di optare per la S.S.D.R.L. , dovranno supportare maggiori costi di gestione (gli adempimenti civilistici e fiscali sono molti di più) e non potranno neanche accedere al apporto del 5 per mille. Che selezionare allora ? Il personale raccomandazione è quello di esaminare attentamente le dimensioni ed il cifra delle attività sportive che intendete praticare. Le polisportive ad modello, necessitano di impianti e strutture organizzative più complete ed efficienti. Analizzate il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa circostante il bacino di utenza, nonché quanti e quali tipi di strutture analoghe già esistono sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa identico. Le società sportive dilettantistiche con tanti iscritti, possono trasformarsi un autentico business anche se non si ritengo che la pratica costante migliori le competenze il professionismo: in Italia il 95 % delle società sportive dilettantistiche sono costituite sottoforma di A.S.D. … ma ricordate che chi sbaglia, paga !