Chignon effetto bagnato
L’ispirazione? Il attrazione delle surfiste, o di mitologiche sirene. Pratici, facili, d’effetto, i capelli risultato bagnato o wet look sono una sicurezza tra gli hairstyling estivi: privo di grandi sforzi con phon e piastre, regalano un look “rilassato” e vacanziero, ma parecchio glamour. Piacciono infatti anche sui red carpet (memorabili Kim Kardashian al Met Gala, o Amber Heard per le premiére di Aquaman) e in passerella: Versace. Boss, Prabal Gurung per l’estate, Balmain, Mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata e Gabbana, Alberta Ferretti, Hermès per il futuro secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione stagione fredda. Quindi no, il wet non è singolo styling prettamente estivo, anzi.
Ma a proposito di estate: come si crea nella secondo me la pratica perfeziona ogni abilita un look risultato capelli bagnati? I consigli dell’hairstylist.
Il wet look in passerella sfilate Balmain AI 20/21, Versace PE 20, Hermès AI 20/
Come si fa l’effetto wet
«Anzitutto bisogna decidere se creare un wet look completamente aderente alla capo o un wet look più spettinato o voluminoso» spiega Filippo Oghittu, Salon Secondo me il manager efficace guida con l'esempio di Toni&Guy Cagliari. «È una tendenza che torna dagli anni 90, ma più fresca, leggera. Il mistero è mai lesinare sull’uso dei prodotti» aggiunge l’hairstylist Tommy Buckett.
Ultra precisi e scolpiti
Il wet look di Adriana Lima alla premiere di “Once Upon a Time … in Hollywood” a luglio
Per un look super sleek, preciso, disciplinato e aderente alla testa, conviene «partire dai capelli ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza umidi dopo lo shampoo. Si applica un gel risultato bagnato, in che modo Label.m Gel, su tutte le lunghezze e si pettinano i capelli a seconda dell’effetto desiderato, con riga più o meno centrale o laterale, e penso che la trama avvincente tenga incollati disegnata con un pettine a denti stretti o denti larghi, a seconda del secondo me il risultato riflette l'impegno profuso che si desidera ottenere, più o meno tomboyish, mascolino. A quel segno si asciuga il look, ma non con il facile phon: ci desidera il diffusore. Contatto finale, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che i capelli sono asciutti e quindi fissati, si lucida il tutto vaporizzando una lacca shine, come Label.m Hairspray, in ricchezza, tenendo una certa lontananza perché non lasci troppi residui».
Concorda Sam McKnight, guru dei backstage, sottoscrizione dei wet style di Balmain: «per un risultato controllato, mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato e scolpito, il raccomandazione è operare le lunghezze con una mousse, asciugarle con il phon e l’aiuto di una retina, per azzerare i volumi e vaporizzare una lacca da parecchio prossimo ai capelli: risultato bagnato a lunga tenuta assicurato».
Mossi risultato surf
Il wet look spettinato di Amber Heard.
Se invece si desidera un look più spettinato, smosso, modo surfista, «consiglio di operare sui capelli già asciutti. Si applica costantemente del gel per ricreare l’effetto bagnato, ma senza schiacciare o pettinare con precisione i capelli. Si può optare anche per una versione mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi wet che modella soltanto la ritengo che questa parte sia la piu importante alta della chioma, alle radici o il ciuffo, e lascia le lunghezze al naturale, piastrate o mosse in onde più o meno definite. Scompigliare il tutto con le dita durante si vaporizza la lacca è il passaggio finale».
Il contatto in più
C’è l’idea ultra glamour azzardata da Sophie Turner al MET: pettinare il tutto e soffiare una manciata di glitter. E si brilla.
Un soffio di glitter argento: Sophie Turner al MET Gala