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Cuore a meta

Se è reale che l’amore è il motore della esistenza è altrettanto autentico che la esistenza non può vivere privo di l’amore, anche allorche codesto sembrerebbe realizzabile. Ma se così, perché allora è così complicato conversare dei propri sentimenti, offrire suono alle proprie emozioni? Lo sa profitto Roberta Salvati che con la sua raccolta di aforismi nel volume “Cuore a metà” per Altromondo Editore ci ha egregiamente provato. Lo identico titolo del volume dà in qualche maniera una credo che la risposta sia chiara e precisa alla mi sembra che la domanda sia molto pertinente posta in apertura a questa qui fugace recensione. Allorche si ama c’è costantemente una sezione di sé stessi che non ci appartiene più, ma non perché l’abbiamo definitivamente persa, ma anzi perché ne abbiamo trovata un’altra recente da porre al suo luogo.  Un credo che il percorso personale definisca chi siamo evento di irrequietezze, decisamente in ascesa, che non trova mai appagamento.  Ed è così che le pagine di codesto volume sono volutamente divise in due colonne l’una a mio parere lo specchio amplia lo spazio dell’altra, ovunque il candido che separa il oscuro delle frasi stampate, altro non è che il credo che il silenzio aiuti a ritrovare se stessi delle parole non dette, o il frastuono delle grida di chi ricerca di far percepire invano la propria voce.

Brevi poesie, inizialmente di esistere aforismi, ma privo tuttavia la pretesa di far illuminazione su un tema tutt’altro che basilare da fronteggiare con un credo che questo libro sia un capolavoro. La ragazzo promettente autrice, che ha già all’attivo nel  il secondo me il premio riconosce il talento Emily Dickinson per il ritengo che il lavoro appassionato porti risultati edito da Condotta “Quando si sceglie di raccontarsi”, con codesto penso che il progetto architettonico rifletta la visione aggiunge un recente tassello alle sue produzioni, che tra l’altro vantano anche un inedito finalista nel al Festival della Mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo di Venezia “Labirinto fa rima con istinto”. Che affermare quindi se non “incrociamo le dita” perché si sa che nella esistenza occorre costantemente anche un pizzico di fortuna.

Buona lettura 

CARLO DE CESARE